Fiom-Cgil, Gavino Doppiu rieletto segretario generale territoriale:
«Una nuova industria nel territorio è possibile, si raccolga il nostro "capitale umano"»
SASSARI - Serve un piano per la reindustrializzazione della Sardegna, e in particolare del Nordovest, per riassorbire i lavoratori espulsi dalla chiusura del petrolchimico e dare un futuro allo sviluppo del territorio. Lo ha chiesto Gavino Doppiu, riconfermato segretario generale territoriale della Fiom-Cgil di Sassari al termine del XII congresso della categoria.
La forza lavoro rimasta disoccupata con la fermata del polo di Porto Torres dovrà essere reimpiegata – come previsto dall'addendum siglato nel maggio 2011 dalle organizzazioni sindacali con governo, enti locali ed Eni e rimasto inattuato – in opere pubbliche essenziali, come il completamento del porto e la valorizzazione dell'Asinara, in attesa di rientrare nel progetto della “chimica verde” in corso di realizzazione, progetto importante ma non sufficiente a compensare la perdita dei posti seguita alla chiusura del polo turritano.
Serve puntare su innovazione, qualità, integrazione verticale delle produzioni per realizzare una politica industriale vantaggiosa e razionale. Ma la nuova politica industriale dovrà essere basata soprattutto sul “capitale umano”, ha detto Doppiu, che è presente sul territorio e va incoraggiato con politiche adeguate di sostegno, non soltanto economico. Per questo sarà fondamentale vengano attuate immediatamente le bonifiche sul sito industriale inquinato e restituire alla produttività le aree liberate.
Sempre in tema industriale, è stata ricordata l'esperienza di E.On a Fiume Santo, che oltre a non aver mantenuto gli impegni per la realizzazione del quinto gruppo della termocentrale viene ricordata nel territorio per episodi negativi, ultimo dei quali lo sversamento di circa 50 metri cubi di olio combustibile inquinante nel golfo dell'Asinara. Nella sua relazione, Doppiu ha identificato una serie di emergenze occupazionali comprese la categoria degli operai metalmeccanici: è stata ricordata, ad esempio, la vertenza Aristea, cooperativa che si occupa del servizio di pulizia e manutenzione dell'aeroporto di Alghero, i cui lavoratori, precari da sette anni, sono costretti a continue proroghe nonostante l'azienda sia sull'orlo del fallimento.
Ai lavori del congresso ha partecipato anche il segretario generale confederale della Cgil provinciale di Sassari, Antonio Rudas, che ha ribadito la necessità di affrontare la crisi in modo sistemico e organico. Le vertenze del territorio, ha ricordato il segretario della Camera del lavoro, vanno unite e rilanciate per lo sviluppo integrato dell'intero Sassarese. Rudas ha poi lanciato la proposta di incontrare, passata la stagione dei congressi, il nuovo presidente della regione Francesco Pigliaru, per confrontarsi con la nuova giunta regionale in tema di sviluppo e occupazione. I lavori sono stati conclusi dal segretario regionale Mariano «Carbon»i».
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