Un progetto di formazione e inserimento lavorativo trasforma la cucina dell’Istituto Alberghiero della Casa di Reclusione di Alghero in un laboratorio di riscatto. I detenuti hanno prodotto tramezzini, focacce farcite e toast destinati alla vendita presso Il Baretto di Porto Ferro. In campo la cooperativa sociale Piccoli Passi, l’agenzia formativa EXFOR e lo staff della Casa di Reclusione G. Tomasiello, con l’obiettivo di proporre un modello sostenibile e replicabile di reinserimento
ALGHERO - Dalla Casa di Reclusione di Alghero fino alla spiaggia di Porto Ferro: è questo il percorso, inedito e carico di significato, tracciato da InsideOut, un progetto di formazione professionale e reinserimento lavorativo rivolto ai detenuti. L’obiettivo è offrire competenze, dignità e una concreta opportunità di cambiamento. Nella cucina dell’Istituto Alberghiero, interna all’istituto penitenziario, un gruppo selezionato di detenuti è stato coinvolto in un percorso strutturato che ha portato i beneficiari a produrre tramezzini, focacce farcite e toast, destinati alla vendita presso Il Baretto di Porto Ferro, locale gestito direttamente dalla Cooperativa Sociale Piccoli Passi, promotrice dell’iniziativa. A curare la formazione professionale è stata l’agenzia EXFOR che ha attivato un percorso didattico mirato, articolato in lezioni teoriche e esercitazioni pratiche, al termine del quale, i partecipanti hanno acquisito certificazioni utili per il reinserimento lavorativo una volta concluso il periodo detentivo.
Il progetto è stato reso possibile anche grazie al fondamentale contributo dello staff educativo della Casa di Reclusione di Alghero - che ha accompagnato ogni fase con estrema attenzione e una presenza costante, creando le condizioni per un percorso motivante e partecipato - e del personale di Polizia Penitenziaria che ha contribuito a definire e applicare le procedure di sicurezza per la fase operativa. La cooperativa Piccoli Passi, da anni impegnata in progetti sociali sul territorio, coordina l’intera operazione: dalla gestione del laboratorio interno - con l’assunzione di 4 soggetti, tra i 25 beneficiari del progetto - alla logistica, fino alla commercializzazione dei prodotti presso Il Baretto di Porto Ferro, punto di contatto tra l’esperienza carceraria e la comunità esterna, luogo in cui un gesto quotidiano – come mangiare un panino – si trasforma in un atto di fiducia e solidarietà.
InsideOut è un progetto che mette insieme carcere, formazione e impresa sociale, dimostrando che anche in contesti difficili è possibile costruire occasioni reali di riscatto. Un’iniziativa che guarda lontano, con l’ambizione di ridurre la recidiva, rafforzare la coesione sociale e promuovere una nuova idea di giustizia: più educativa, più umana, più efficace. «Crediamo fortemente che la detenzione debba offrire reali opportunità di crescita e riscatto – afferma la referente del progetto per la cooperativa Piccoli Passi, Giuseppina Pintus –. Con InsideOut, uniamo formazione, lavoro e responsabilità sociale, in una rete virtuosa tra carcere, terzo settore e territorio.»
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