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S.I. 2 aprile 2015
Palazzo Ducale per Predda Niedda: area strategica
Indirizzo del Consiglio Comunale di Sassari su Predda Niedda. L´aula di Palazzo Ducale ha votato (a parte i consiglieri di Bella Dentro, Arru e Sassu che invece si sono astenuti) un ordine del giorno per porre maggiore attenzione su un´area baricentrica per l´intero territorio riguardo i servizi offerti.


SASSARI - Indirizzo del Consiglio Comunale di Sassari su Predda Niedda. L'aula di Palazzo Ducale ha votato (a parte i consiglieri di Bella Dentro, Arru e Sassu che invece si sono astenuti) un ordine del giorno per porre maggiore attenzione su un'area baricentrica per l'intero territorio riguardo i servizi offerti. «Le modalità con le quali, negli anni è cresciuta l'area industriale e artigianale di Predda Niedda hanno, fin dalla sua nascita, suscitato discussioni, prese di posizione, profonde divisioni fra gli stessi operatori economici della città. L'area di Predda Niedda si è infatti sviluppata in modo disordinato e scarsamente pianificato e ha assunto, nel tempo, i connotati di una zona a vocazione commerciale, con il consistente radicamento della grande distribuzione, più che industriale e artigianale, come originariamente doveva essere», cosi nel documento che vede primo firmatario il consigliere del Partito Democratico Lello Panu.

«Oggi sebbene le polemiche si siano molto attenuate e il dato di fatto sulla vocazione e consistenza dell'area sia evidente a tutti, è necessario considerare Predda Niedda una importante realtà economica dei Sassaresi e dell’intera Provincia, che ha una straordinaria necessità di risoluzione dei problemi vecchi e nuovi che il suo sviluppo, più o meno spontaneo, evidenzia quotidianamente agli operatori e agli utenti.
La condizione delle infrastrutture, dimensionate alla sua originaria funzione artigianale e industriale è diventata assolutamente insufficiente a supportare le attività di grande area commerciale e il conseguente richiamo di una imponente mole di utenti e operatori. Basti solo pensare al numero delle automobili in transito o sosta e alla quantità di mezzi pesanti che fanno arrivare o prelevano le merci».

«Occorre che l’amministrazione Comunale, indipendentemente dalle competenze proprie in capo al Consorzio, promuova un’azione forte, assumendone anche la responsabilità, di un riordino complessivo, che consenta agli operatori e agli utenti una migliore fruizione e agibilità.
In particolare l’Amministrazione Comunale dovrebbe promuovere un moderno Piano del Traffico interno alla Z.I. e delle sue connessioni con le maggiori arterie cittadine.»

«Una così rilevante realtà, connessa com'è alla città e la consistenza delle attività e delle persone che ogni giorno gravitano su essa non può essere una “zona franca” con gravi problemi di sicurezza per gli utilizzatori e per le attività economiche. Le crescenti e preoccupanti attività malavitose, gli estesi fenomeni di abusivismo diffuso, non possono essere affidate a limitate e sporadiche presenze ma hanno necessità di coordinati piani di azione, condotti da più autorità, che riportino nell'ambito della legalità e della sicurezza degli utenti e degli operatori l'intero compendio.
L’Amministrazione Comunale sebbene non abbia l'intera responsabilità dei problemi legati all'ordine pubblico e alla sicurezza, ha certamente l'obbligo di assumere una forte iniziativa politica verso le altre istituzioni che porti ad azioni coordinate e ordinate verso un'area che, a tutti gli effetti, deve essere considerata un importante agglomerato economico e sociale su cui insistono interessi economici, occupazione, servizi.»

«Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale si è impegnato ed analogamente impegna il Sindaco e la Giunta ad intervenire presso la Regione Sardegna per sanare il vuoto normativo che dal 2008 ad oggi vede la procedura liquidatoria del Consorzo Zir di Predda Niedda ancora non conclusa essendo emersa la necessità di riformare le previsioni della L.R. n. 10/2008, in modo tale che la previsione in essa contenuta di trasferimento dalle Zir ai Comuni, tenga conto del processo di riforma degli enti locali di area vasta e degli enti locali affinchè la zona industriale di rilevanza regionale Zir, sia rivalutata come area al servizio del territorio anziché di competenza territoriale del Comune di Sassari, in vista di un rilancio e una rivalutazione dell’intera zona.»
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