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Christian Mulas
6 marzo 2025
L'opinione di Christian Mulas
Una riforma della sanità superficiale e senza futuro
Mi rivolgo oggi in qualità di presidente della commissione consiliare alla sanità riguardo al disegno di legge in esame. Già all’articolo 1, risulta evidente come questo testo si presenti più come una semplice correzione di normative sopravvenute rispetto a una vera e propria riforma. In realtà, ci troviamo di fronte a interventi che non affrontano i problemi strutturali del nostro sistema sanitario, ma che si limitano a introdurre modifiche parziali. La vera riforma, quella prevista dalla legge 24/2020, rimane ancora lontana. L’obiettivo della maggioranza regionale non sembra essere quello di risolvere le gravi criticità del nostro sistema sanitario, ma piuttosto di cavalcare una visione superficiale delle problematiche, senza affrontare le vere necessità. È un dato di fatto che la maggioranza regionale abbia registrato ben tre bocciature del provvedimento facendo saltare oggi in Consiglio regionale il numero legale, segno evidente che questo disegno di legge non gode di un consenso ampio e condiviso, nemmeno all'interno della stessa maggioranza. La reazione di alcuni partiti di maggioranza, che hanno dimostrato un sincero senso di responsabilità, va in questa direzione, e sono fiducioso che il loro impegno possa portare a un confronto più serio e costruttivo. Inoltre, sono numerosi gli appelli alla riflessione che ci giungono da parte di medici, sindacati e altri attori coinvolti. Questi appelli sottolineano l’assenza di garanzie concrete per il futuro del nostro sistema sanitario, e la sensazione che il testo di legge o riforma, non riconosca pienamente le difficoltà che i territori devono affrontare. La bocciatura del disegno di legge da parte dell'Ordine dei Medici e dei sindacati non può essere ignorata: essa rappresenta un segnale forte di un malessere diffuso, che non può essere sottovalutato. Un altro aspetto critico riguarda il passaggio dell’ospedale Marino, oggi sotto la gestione dell’AOU, all'ASL. Questo atto, per quanto previsto, non offre alcuna garanzia sulla continuità assistenziale, creando preoccupazione tra i professionisti del settore e tra i cittadini che potrebbero subire le conseguenze di tale cambiamento. È fondamentale che ogni decisione di questo tipo venga presa con attenzione, tenendo in considerazione le necessità dei pazienti e la qualità delle cure erogate. Infine, vorrei ribadire con forza che la sanità non deve diventare un terreno di scontro politico, ma deve essere un ambito di collaborazione tra tutte le forze politiche. In questo momento delicato, è essenziale che tutti noi, come rappresentanti delle istituzioni, mettiamo da parte le divisioni per lavorare insieme per il bene della salute dei cittadini.
*Presidente della Commissione consiliare alla Sanità
Commenti
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11:00
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