L’evento, curato da Roberta Filippelli e Michèle Provost, verrà inaugurato domani sera
ALGHERO – “In vendita-Cercasi”. E’ questo il titolo della mostra curata da Roberta Filippelli e Michèle Provost, che verrà inaugurata domani, venerdì 27 Luglio, alle ore 19,30, al “Blunlauerspazioarte”di via Moranti 4. Per l’occasione, spazio all’”Art Cook” del ristorante “Il vicere”, alla “Wine Art” della cantina “Cherchi” di Usini ed alla cantina “Santa Maria La Palma”. Parteciperanno alla serata i sommelier della “Fisar”. Il testo critico di questa “Art exhibition” è di Margherita Coppola, che descrive così l’incontro tra le due artiste. «Roberta Filippelli, algherese, Michèle Provost canadese, si sono conosciute per caso. Vista-presa, così la prima ha fatto con l’altra, con una istintività infallibile, come un tempo e forse ancora oggi fanno gli uomini nei confronti delle donne, senza esitazioni. La “Siresien” di Roberta Filippelli, alter ego dell’artista, è una figura camaleontica capace di sdoppiarsi all’infinito. Ma, anche bambina pestifera, amante dei giochi e dei travestimenti, immagine vivace dai dentoni pronunciati e dalle sinuosità da fatina capace di ammaliare chiunque le si presenti intorno, compresa l’artista con cui si interfaccia in un dialogo serrato sempre più stringente al punto da essere presa “in prestito”. Creatura errante degli abissi, in cui l’acqua è elemento primario, simbolo di purezza e di uno stato incontaminato privo di schemi restrittivi e claustrofobici. Da questo mondo sommerso la “Siresien” entra e esce, in modo fluido e inafferrabile, per insinuarsi in altri mondi possibili.”In vendita–cercasi” è, ancora, per lei occasione di metamorfosi, perde i tratti distintivi del suo volto, per cederli all’artista canadese; senza, però, concederle l’anima che la sostanzia. Michèl Provost, è ironica, ma meno scanzonata. La leggerezza non le appartiene. La sua carrellata di personaggi, riconoscibili seppur bendati, rigorosamente in bianco e nero, come il contrasto che genera la Siresien, rappresenta la riflessione dell’artista sul sistema dell’arte minacciato dalla mercificazione. La sua “Gioconda”, rivisitazione di una rivisitazione, ne è massima espressione. Per l’artista canadese l’arte è un sentire universale che non ha distinzioni temporali, geografiche o di valore, in cui locale e globale si confondono. Laboriosi ricami definiscono le forme come preziosa aggiunta alla riflessione. Diversità di linguaggi espressivi, ma sensibilità comune. Questo è ciò che le unisce in un sentire empatico, aldilà di ogni convenzione».
La mostra può essere visitata tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 19.30 alle 21.30, fino a sabato 11 Agosto. Per maggiori informazioni, si può telefonare al 333/9843208, oppure scrivere all’indirizzo e-mail “blublau@tiscali.it”.
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