Stefano Lubrano spiega la posizione dei suoi interessi economici personali rispetto al nuovo ruolo politico. E parla dei terreni di Porto Conte e Maristella
ALGHERO - «Parliamo del mio ipotetico conflitto di interessi». Non ci gira attorno Stefano Lubrano, candidato del Pd ad Alghero - con Enrico Daga e Gavino Scala - alle primarie del centro-sinistra, durante la prima
presentazione ufficiale avvenuta stamane (martedì) nella sede dell'associazione Un'Isola.
Davanti al simbolo berlusconiano tutto è relativo, ma Lubrano è un imprenditore alberghiero e proprietario di terreni, e sa che la questione può rivelarsi - e in parte già lo è stata - un'arma da utilizzare per i suoi avversari. E' lui a spiegare i possedimenti di famiglia: terreni nella zona di Porto Conte e 22 ettari "caldi" a Maristella.
Nel primo caso nega progetti di edificabilità, non previsti in quell'area. «L'unico presentato - chiarisce - è stato quello per un orto botanico e punto ristoro a Monte Timidone», ma negato dalla Giunta Sechi. Altro discorso per le terre della borgata, 22 ettari per la precisione: comprati dalla Regione a 5 milioni di euro perché edificabili come da Piano regolatore del 1982 - zona C2 di espansione residenziale, oggi però fortemente ridimensionati dal Piano Paesaggistico Regionale e dal Puc in discussione.
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