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Red 5 aprile 2015
Boom in agriturismo a Oristano
Pienone in molte strutture, in altre si registrano numeri pari allo scorso anno. Complessivamente i dati Coldiretti della provincia di Oristano si presentano estremamente positivi


ORISTANO - Pasquetta con il “tutto esaurito o quasi” negli agriturismo Coldiretti della provincia di Oristano. E’il dato che emerge da una indagine di Coldiretti Oristano presso gli agriturismo che fanno capo all’ associazione agricola e a quella Agrituristica “Terranostra”. Per un giorno la crisi è alle spalle. Pienone in molte strutture, in altre si registrano numeri pari allo scorso anno. Complessivamente i dati si presentano estremamente positivi, con una crescita rispetto al passato, a testimoniare che anche i sardi per un giorno ignorano la crisi, e non rinunciano alla escursione post pasquale ed al buon cibo. La ricerca di ambienti immersi nel verde e tradizioni culinarie nel segno della tradizione sono il filo conduttore che unisce gli agriturismo in prossimità delle città con quelli dislocati nel resto della provincia. Prodotti e ortive di stagione, dal carciofo, alle favette, dal cardo agli asparagi, primeggiano nei menù, con la attenta comunicazione, novità legislativa che appare per la prima volta durante una grande festività, l’informativa sulle intolleranze alimentari. Primo dato interessante: le comitive sono composte in gran parte da famiglie. Gli euro risparmiati vengono dunque investiti nel buon cibo e in un tuffo nel mondo rurale.

Le richieste più comuni vanno infatti verso la gastronomia tipica pasquale, con la carne autentica protagonista: agnello e maialetto i prodotti più gettonati. Ma poi a sorpresa, la presenza del carciofo spinoso, proposto in tanti modi diversi. Menu con tavole imbandite da antipasti tipici aziendali, soprattutto affettati misti, con verdure e sott’oli, gli immancabili asparagi selvatici serviti in più modi ,olive in quantità, i carciofi sott’olio o in crosta con formaggio pecorino, talvolta accompagnati dalle panade di verdure e carne. Tra i primi piatti tanti i vari tipi di paste, spesso articolate e ricche di sapori: ravioli, tagliatelle, fregola, maccarrones de busa, cannisones o altre paste locali con ragù semplici o ricercati. Poche le zuppe, qualcuna con legumi e verdure dell’ orto e con una primizia che si affaccia, le favette. E’ l’ agnello a farla da padrone tra i secondi piatti: dal classico agnello arrosto, ai piedini di agnello con cardi selvatici, alle treccine di agnello in umido, all’ agnello in umido con carciofi e patate, alle coratelle alla catalana.

Tiene il maialetto arrosto, presentato in tantissime strutture. E ancora le carni di manzo e pecora, di capretto, con qualcuno che propone anche il bollito. Pochi i menù per vegetariani o vegani a testimonianza che la tradizione propone una cucina definita ormai nel tempo. Negli agriturismo dislocati lungo le coste non manca qualche piatto di “mare “ma, ben poco rispetto al totale. Piatto forte costituito anche dai dolci, diversi secondo zone e tradizioni ma, uniti da un comune denominatore, Sa Pardula - le formaggelle, che spopolano ovunque , come le Seadas; non mancano vari dolci di mardorle. Gli agrumi, arance ( clementine) la frutta più presente nelle tavole, seguiti da mele e fragole. Tanti i vini proposti, dal classico aziendale con uve miste, al bovale e al vermentino, dal monica al nieddera, al san giovese, cannonau, malvasia, carignano, vernaccia, a testimonianza della grande attenzione e varietà nella coltivazione di vitigni e nella crescita e proposta della qualità vini.Non manca anche l’ attenzione per i più piccoli: alcune strutture offrono gratis il menù a bambini sotto i 3 anni, sconto del 50% per quelli tra i 3 e 8 anni.

Costo: si parte da 20/25 euro fino ai 40 euro a persona. Il prezzo viene dopo la richiesta più comune: mangiare cibi prodotti dalle aziende !
La crisi non ha tenuto dunque lontano i tanti consumatori di una pasquetta all’ insegna del buon cibo, con prodotti gastronomici tradizionali ed aziendali. Sono proprio le produzioni proprie a far da traino nel settore, a testimonianza che negli agriturismo la dimensione aziendale è oltremodo apprezzata. Gli agriturismo di Coldiretti - Terranostra, rimarca il direttore provinciale coldiretti Oristano Giuseppe Casu, si caratterizzano per somministrare pasti, alimenti e bevande con una percentuale di prodotti propri che supera di gran lunga il 50%. Una scelta premiante da parte dei consumatori che garantisce la qualità delle produzioni, con prodotti dell’azienda agricola che rappresentano una caratteristica vincente dell’ospitalità sarda e rurale.
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