Nelle sale del Palazzo Baronale, a partire dalle ore 18 e sino a domenica 22 marzo, si potranno ammirare le tele realizzate, nel corso della sua vita, dall’amato parroco di Santa Monica, venuto a mancare nell’ottobre del 2012
SORSO - Verrà inaugurata domenica 15 marzo, la prima mostra personale postuma delle opere di Don Giuseppe Piras. Nelle sale del Palazzo Baronale, a partire dalle ore 18 e sino a domenica 22 marzo, si potranno ammirare le tele realizzate, nel corso della sua vita, dall’amato parroco di Santa Monica, venuto a mancare nell’ottobre del 2012. L’iniziativa, nata dall’idea di un gruppo di fedeli supportati da Don Nicola Carta, poliedrico e creativo parroco di Santa Monica dal 2006, ha coinvolto la cittadinanza nella raccolta delle opere di Don Piras, date in prestito dai privati, per la realizzazione di questa mostra che vuole essere un omaggio alla memoria del defunto prete e un elogio alla sua capacità artistica. L’Amministrazione comunale di Sorso ha accolto con entusiasmo l’idea e l’Assessorato alla Cultura ha provveduto ad attivarsi per agevolare l’esposizione, nel Palazzo Baronale, collaborando con Don Nicola e i suoi fedeli.
«Abbiamo accolto subito l’iniziativa proposta da Don Nicola e dal gruppo di fedeli della Parrocchia di Santa Monica che hanno trovato questa chiave originale ed estrosa, per commemorare Don Giuseppe Piras. – Spiega il Sindaco Giuseppe Morghen – In questo modo si ricorda una persona importante, che ha lasciato una traccia pregevole a Sorso, con il suo impegno e la sua determinazione, nel perseguire la realizzazione della Parrocchia di Santa Monica, che ha coinvolto gran parte della sua vita sacerdotale. Con l’allestimento della mostra si ricorda anche un altro aspetto del sacerdote, quello artistico, a sottolineare ancora di più il suo essere stato un punto di riferimento per la nostra comunità, che oggi ne omaggia la memoria offrendo per questa iniziativa, le tele provenienti da collezioni private. È questo, un modo simbolico per condividere il senso di appartenenza alla comunità che Don Piras tanto elogiava». «Per la prima volta una grande parte dell’opera artistica di don Giuseppe Piras viene esposta al pubblico, fornendo una visuale particolare su una persona che tanto ha dato alla nostra città, in termini religiosi, umani, ma avremo modo di apprezzare, anche artistici. È un aspetto della personalità di don Piras che certamente i sorsensi conoscevano, ma che è sempre stato in qualche modo secondario, pur essendo una costante della sua vita, in quanto egli ha sempre messo la sua missione religiosa al primo posto.» dichiara l’Assessore alla Cultura Angelo Spanu.
«L’idea è nata mentre facevo visita ai miei parrocchiani e notavo, appese alle pareti, tante tele a firma “Piras”. Incuriosito, ho iniziato a riconoscere il tratto caratteristico di quelle pennellate ed è emerso il desiderio di raccoglierle in una mostra, come omaggio a Don Piras, ma soprattutto come omaggio a noi, a noi come comunità. – Racconta il Parroco di Santa Monica, Don Nicola Carta – L’iniziativa è stata subito accolta dai parrocchiani. Abbiamo deciso di intitolare la mostra “Rivisitazioni”, perché l’arte rappresenta un modo di esprimere la propria interiorità. A questo proposito sono emblematiche le parole del pittore Kandinskij quando afferma che “il quadro è una espressione esteriore in forma pittorica di una impressione interiore”. Con questa esposizione vogliamo sottolineare l’importanza dello “stare”: stare insieme, condividere, occupare il nostro spazio nel mondo, perché ogni uomo è un tempio: fragile, bellissimo, infinito e inconoscibile».
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