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S.A. 19:39
Performance in realtà virtuale e dal vivo a Sassari
Un progetto affascinante e multidisciplinare, che indaga il rapporto tra spazio pubblico e arte performativa come agenti di cambiamento sociale, e che per tre giorni coinvolgerà il pubblico con performance dal vivo e altre in realtà virtuale fruibili attraverso visori VR messi a disposizione degli spettatori, e che si concluderà con la presentazione del volume “Beyond Space”


SASSARI - Dallo spazio fisico alla realtà virtuale. Si muove tra due poli opposti, in apparenza inconciliabili, in realtà complementari, soprattutto in epoca post Covid, la rassegna “Beyond Space. Dimensions for Life”, che dal 28 al 30 ottobre propone all’Ex-Ma.Ter in via Zanfarino, a Sassari, una full immersion nei linguaggi del contemporaneo, partendo dal ruolo dello spazio come terreno di ricerca individuale, sociale e politica nelle arti performative. La rassegna è un progetto dei docenti di Storia dell’arte contemporanea dell’Accademia di Belle Arti "Mario Sironi" Sonia Borsato e Davide Mariani, in collaborazione con i performer e coreografi Igor Urzelai Hernando e Moreno Solinas, la produzione di Meridiano Zero e il finanziamento del MUR, attraverso i fondi del PNRR, all’interno del progetto Ecosystem of Innovation for Next Generation Sardinia.

Per tre giorni, all’Ex-Ma.Ter, si avvicenderanno performance di artisti di diverse nazionalità proposte dal vivo o in realtà virtuale attraverso l’uso di visori VR messi a disposizione del pubblico. E poi approfondimenti e incontri, che culmineranno con la presentazione del volume “Beyond Space”, da cui il titolo della rassegna, firmato da Borsato e Mariani e pubblicato da Mimesis Edizioni in open access, che ripercorre con saggi e fotografie il rapporto tra pratiche artistiche e spazio collettivo in Sardegna. Dal secondo dopoguerra con Nivola, Sciola e Maria Lai fino al nuovo millennio con i lavori di Gian Marco Porru, Valentina Medda, Alessandro Carboni e Igor X Moreno. Sette esperienze emblematiche, diversissime tra loro per contesti storici e linguaggi espressivi, ma «tutte convergenti nel mostrare come l’arte possa rimodellare lo spazio vissuto e con esso trasformare le relazioni sociali e la coscienza collettiva, anticipando pratiche oggi particolarmente diffuse nella ricerca contemporanea» sottolinea Davide Mariani

Per Sonia Borsato, in «"Beyond Space” la Sardegna diventa un osservatorio privilegiato: di solito considerata lontana dai circuiti più sperimentali, come se la ricerca si potesse fare solo nelle grandi metropoli, si rivela, invece, un avamposto da cui guardare il mondo sottraendosi al tumulto degli eventi». E proprio dalla Sardegna prende il via il viaggio nel contemporane della rassegna, martedì 28 ottobre, alle 19:30, nell’Auditorium dell’EX-Ma.Ter. Dopo i saluti del direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” Daniele Dore, aprirà i lavori il duo sardo-basco Igor X Moreno, nato a Londra, con base in Sardegna e un vasto curriculum di riconoscimenti e collaborazioni internazionali. Nella performance dal vivo “A Room For All Our Tomorrows”, lo spazio scenico spoglio ed essenziale diventa il campo sperimentale per «una riflessione sull’intimità condivisa da due persone e un tentativo di dare voce e corpo a momenti e sensazioni a cui spesso non prestiamo attenzione».

La realtà virtuale è la protagonista delle due giornate successive, con la visione mattina e sera, nell’Aula multimediale dell’Ex-Ma.Ter, delle performance internazionali del progetto Ringside, nato – all’interno del network della danza Aerowaves - per diffondere spettacoli di danza contemporanea in luoghi non convenzionali. Mercoledì 29 ottobre, “Lion’s Den” (Repubblica Ceca) di Sabina Bočková e Johana Pocková, stimola la riflessione sulla manipolazione esercitata dai media (alle 12 e alle 16), mentre “Babae” (Germania) della coreografa e danzatrice di origine filippina Joy Alpuerto Ritter celebra il potere femminile attraverso la figura della strega (alle 19). Giovedì 30 ottobre inizia con una replica di “Babae” (alle 11), seguita alle 14:30 e alle 16:30 da “Idiot Sincrasy” (Regno Unito/Italia) di Igor X Moreno, sulla danza come atto di speranza capace di cambiare il mondo, e si conclude con la presentazione del libro “Beyond Space” alla presenza degli autori Sonia Borsato e Davide Mariani (alle 18). Come sottolinea Sonia Borsato, «C’è stato a lungo il fraintendimento che la tecnologia potesse privare la performance della sua capacità di unire gli aspetti istintuali del corpo alle scienze umane, veicolando le battaglie del contemporaneo». Invece, prosegue, «assistiamo a una seconda svolta performativa, perché l’intersezione di corpo e tecnologia consente al pensiero, e alla pratica, di essere ancora più libero. Per citare un grande classico come la filosofa Donna Harawai, è come se il performer fosse il nuovo cyborg e questa nuova pratica performativa una nuova figura di resistenza».

Nella foto: Sonia Borsato
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