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S.I. 4 dicembre 2014
Caso Soprintendenza: «Il sindaco Sanna parli col Mibact»
Nei giorni scorsi è stata annunciata la riforma del Ministero dei Beni Culturali Ambientali e Turismo che prevede tra le altre cose, tutta una serie di accorpamenti di uffici e di declassamenti di organismi


SASSARI - Nei giorni scorsi è stata annunciata la riforma del Ministero dei Beni Culturali Ambientali e Turismo che prevede tra le altre cose, tutta una serie di accorpamenti di uffici e di declassamenti di organismi. Tra le novità introdotte alcune riguardano anche l’organizzazione di tutto il sistema dei beni culturali della nostra Regione. E' il consigliere comunale di Sassari Salvatore Sanna ad intervenire sulla questione che è in primo piano già da qualche giorno e che sta preoccupando tutte le istituzioni oltre che gli operatori del settore.

«Per la Sardegna è stata prevista, in particolare, l’individuazione di una sola direzione regionale per i beni archeologici che sarà dislocata a Cagliari. Questo comporterebbe la soppressione di quella attuale di Sassari e Nuoro. Una scelta sicuramente sbagliata - scrive nella mozione Sanna - e che deve essere modificata al più presto perché non tiene conto di tutta una serie di aspetti di particolare rilevanza.In primo luogo dal 1958, anno di istituzione della seconda Soprintendenza, ad oggi il nostro patrimonio archeologico si è potenziato e diffuso in maniera esponenziale. Merito sicuramente delle professionalità e delle eccellenze che hanno ottenuto in questi anni risultati di grande prestigio. Facciamo un esempio su tutti citando il caso del restauro delle statue di Mont’e Prama».

«Il riconoscimento del lavoro svolto ha fatto sì che nel 2006 si decise l’istituzione del Centro restauro di Li Punti e della Scuola di Alta Formazione per il recupero e la conservazione dei beni culturali. La giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru ha recentemente ripreso il percorso avviato, dopo anni nei quali si era persa traccia dei finanziamenti ed era mancato l’impulso decisivo per avviare formalmente l’istituzione. Si tratta, lo vogliamo ricordare, di una grande opportunità per il nostro territorio che si candida a diventare un punto di riferimento non solo nazionale per tutti gli studenti e gli operatori del settore, con evidenti ricadute economiche ed anche dal punto di vista della formazione e dell’occupazione».

«Sassari e il nord Sardegna hanno dunque a disposizione tutti gli strumenti per far decollare un progetto di sicuro interesse e di grande impatto positivo per tutto il territorio. L’eventuale accorpamento in un’unica direzione regionale dei beni archeologici con sede a Cagliari rischia di essere un vero e proprio freno ad un processo già avviato. Tornare indietro significa dunque non solo non creare un vero e proprio risparmio ma comporterebbe un ingente spreco di denaro pubblico».

Il consigliere Sanna per questi motivi elencati chiede un intervento al sindaco Sanna e al presidente del consiglio Piu affinchè facciano sentire la loro voce «nei confronti del Mibact per scongiurare l’accorpamento in un’unica direzione regionale dei beni archeologici, dislocata a Cagliari, e la conseguente soppressione della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari e Nuoro».
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