Verrà presentato venerdì 14 marzo, alle ore 17, nelle sale delle Messaggerie Sarde, in Piazza Castello, il libro inchiesta di Antonio e Giovanni Dettori, dell’Editrice Logosardigna
SASSARI - Verrà presentato venerdì 14 marzo, alle ore 17, nelle sale delle “Messaggerie Sarde”, in Piazza Castello, a Sassari, “Delitto quasi perfetto “, il libro inchiesta di Antonio e Giovanni Dettori, dell’“Editrice Logosardigna”. Saranno presenti il direttore di Logosardigna Bartolomeo Porcheddu ed i due autori.
A distanza di circa 120 anni dalle azioni criminali che terrorizzarono negli anni 1891-1894 il Logudoro, Antonio e Giovanni Dettori riaprono l’inchiesta sull'omicidio del nobile don Luigi Dettori, di Cossoine, ad opera dei banditi Francesco Derosas (Cicciu Rosa) e Pietro Giovanni Angius (Pera Zuanne), scoprendo che quei fatti non andarono effettivamente come descritti in quel tempo dalla stampa locale, né tanto meno come li avevano raccontati i protagonisti dell'epoca. Un libro avvincente che ci fa rivivere la società logudorese di fine Ottocento attraverso un Omicidio quasi perfetto.
«Il 26 dicembre 1893 . dicono gli autori - era un martedì, in località Salàgios di Cossoine, venne ucciso in un agguato don Luigi Filippo Dettori/Spanu. Era uno dei tanti delitti efferati compiuti dai feroci banditi Francesco Derosas di Usini e Pietro Giovanni Angius di Bonorva, meglio noti come Cicciu Rosa e Pera Zuanne, e Luigi Delogu di Usini. Questa storia tragica, in Cossoine, veniva tramandata da padre in figlio ed è arrivata ai nostri giorni in modo così confuso ed ormai leggendario da apparire inattendibile. Ci è parso opportuno, pertanto, rimetterla in ordine e dare il significato ed i tempi giusti agli avvenimenti».
«Raccontare i fatti e le vicissitudini di banditi d’altri tempi – spiega il sindaco di Cossoine Alfredo Unali - ha sempre destato particolare interesse e curiosità. Sono numerose le opere letterarie sarde che narrano di cronache delinquenziali legate a episodi di latitanza, spesso coperti da atteggiamenti di omertà e complicità delle popolazioni locali. Anche la storia del nostro paese è caratterizzata da eventi ottocenteschi, spesso efferati, che per quanto sembrino leggendari sono di fatto realmente accaduti. Oggi possiamo parlarne con tranquillità e passione perché appartengono ad una comunità di altri tempi ma non dobbiamo mai venir meno al rispetto della memoria o abbandonarci al giudizio affrettato di chi ha vissuto o subìto tali esperienze. Questo libro arricchisce la piccola biblioteca della storia di Cossoine, passata per il tramite di scrittori e appassionati che hanno omaggiato il paese, con la speranza che altri possano seguire l’esempio. L’invito è sempre aperto nei confronti di coloro che hanno voglia di raccontare e raccontarsi, perché il racconto della vita di ciascuno è il percorso della storia di tutti».
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