Il partito indipendentista parteciperà alle prossime amministrative di Sassari. Tra i punti chiave la democrazia partecipata e il cambiamento dell´impostazione politica
SASSARI - Democrazia partecipata per riavvicinare i cittadini all'amministrazione della città. L'iRS, Indipendèntzia repùbrica de Sardigna, scende in campo per le prossime elezioni comunali. «Adesso siamo in una fase di ascolto e osservazione ma ci saremo» ha detto Simone Maulu, uno dei portavoci del partito indipendentista aggiungendo che nei prossimi giorni verrà deciso anche il modo in cui presentarsi, se per esempio attraverso una lista civica.
«In questi anni abbiamo portato avanti diverse battaglie e lavorato in molti quartieri della città. Sono tanti i cittadini che ci chiedono cosa faremo per queste elezioni. Il loro interesse ci fa molto piacere ed è un grande stimolo» continua l'esponente del partito che ha raggiunto un'importante traguardo alle scorse elezioni regionali con l'ingesso di Gavino Sale nel parlamento sardo. Un elemento che come precisato «aumenta le possibilità di interlocuzione e il peso del movimento».
Sul futuro della gestione della città Maulu ha evidenziato l'importanza di «cambiare l'impostazione politica. Crediamo che a decidere per la città non possa essere solo il consiglio. È un metodo che ha portato all'allontanamento dei cittadini dalla cosa pubblica, bisogna cambiare. La forma da adottare è la politica moderna che sta emergendo in diverse parti del mondo, un'amministrazione partecipata in cui siano coinvolti e ascoltati tutti i cittadini. Inoltre nei punti chiave ci devono essere persone competenti. Abbiamo grandi esperti di cui il comune si dovrebbe circondare».
Ancora presto per parlare di un programma politico da presentare in vista del 25 maggio ma nell'attesa non ci sono dubbi su alcuni punti che hanno accompagnato l'attività del partito in questi anni: «Sicuramente i temi che abbiamo sempre affrontato ma sarebbe importante costruirli con i cittadini e unendo le competenze. Il progetto inoltre dovrà affrontare le esigenze dei cittadini, e anche la rivitalizzazione della città e del centro storico. La politica moderna si muove in questa direzione, il cittadino è sempre più informato e inoltre con la partecipazione c'è meno conflittualità».
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