Venerdì pomeriggio il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha incontrato in prefettura a Sassari alcuni dei familiari delle vittime del disastro della Moby Prince
SASSARI - «Ho ascoltato con attenzione quanto mi è stato detto e raccolto la documentazione che mi è stata data e che verrà esaminata. Per le nuove iniziative ci vuole un'iniziativa da parte della magistratura oppure una sollecitazione al parlamento per una commissione d'inchiesta. Ci impegneremo per fare il possibile»: sono le parole del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri al termine dell'incontro che si è svolto ieri pomeriggio in prefettura con alcuni dei familiari delle 140 persone che persero la vita il 10 aprile 1991 dopo lo scontro del traghetto Moby Prince con una petroliera al largo del porto di Livorno. Prima dell'incontro il ministro ha precisato che la decisione di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta per far luce sul disastro della Moby Prince «spetta al parlamento».
Al tavolo con il ministro anche il prefetto di Sassari, Salvatore Mulas, i senatori del Pd Luigi Manconi e Silvio Lai, e il deputato di Sel Michele Piras. Come annunciato da Piras, ci saranno iniziative da parte dei gruppi parlamentari Pd e Sel che presenteranno una proposta di legge alla Camera e al Senato per l'istituzione di una commissione d'inchiesta parlamentare sul disastro della Moby Prince.
Oggi il ministro visiterà anche il carcere di Alghero: «Per quanto riguarda la situazione delle carceri, credo che la Sardegna sia uno dei posti in cui c'è una buona situazione sia per il numero delle carceri sia per il basso numero di detenuti di origine sarda. Voglio vedere come funzionano da vicino». Il ministro ha discusso anche del fenomeno dell'immigrazione: «E' una situazione complessa, è un tema che ha delle difficoltà anche occupazionali non solo per gli immigrati ma anche per la popolazione italiana. C'è l'accoglienza massima per i richiedenti asilo e poi l'applicazione saggia delle leggi che abbiamo per chi vuole lavorare nel nostro Paese. Sono situazioni sociali sempre molto delicate che vanno viste nel loro insieme, in tutte le loro sfaccettature».
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