Cresce a Sassari il fronte che vorrebbe tentare di arrivare fino alla scadenza naturale del mandato amministrativo (primavera 2015). Ma il Centrosinistra si spacca e non mancano le polemiche
SASSARI - Si corre dritti verso la prima vera scadenza elettorale del 16 febbraio 2014, ma a Sassari l'intera classe politica è in fibrillazione. Tre assessori dimissionari perché in corsa per uno scranno a Cagliari a cui si aggiunge il Primo cittadino, Gianfranco Ganau, auto-sospesosi dall'attività politica, oggi in mano al vice Zirattu, ma non dimessosi dall'incarico. Dimissioni che dovrebbero arrivare in caso di elezione, ma le varie anime del Centrosinistra si spaccano.
Cresce così il fronte che vorrebbe arrivare con giunta e consiglio in carica fino alla scadenza naturale del mandato amministrativo, la Primavera del 2015, facendo semplicemente dichiarare l'incompatibilità eventuale del sindaco e lasciando Gavino Zirattu a Palazzo Ducale.
Una scelta questa già osteggiata anche all'interno della maggioranza e certamente poco popolare agli occhi dell'opinione pubblica. Con un problema ulteriore dato dalla figura dell'ex sindaco, nominato assessore (e vicesindaco) dallo stesso Ganau ma non eletto dai cittadini in occasione delle elezioni. Ipotesi osteggiata pubblicamente dall'opposizione che per bocca del capogruppo del Psd'Az prima,
Cardin, e del consigliere ex Pdl,
Pisanu, parlano di vero e proprio caos amministrativo.
Nella foto d'archivio: Gianfranco Ganau
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