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S.S. 18 dicembre 2013
Concerto per i comuni colpiti dall´alluvione
I fondi raccolti durante la serata "A cuncordu per la Sardegna" saranno destinati alle popolazioni sarde vittime della recente alluvione


SASSARI - Sette gruppi di cantori provenienti da altrettanti centri della Sardegna. Venerdì prossimo 20 dicembre, a partire dalle 20,30, nella chiesa di Sant’Agostino a Sassari, i canti “a Cuncordu” rievocheranno le musiche della tradizione religiosa sarda. “A Cuncordu per la Sardegna”, questo il titolo della serata: sarà un concerto gratuito, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alle popolazioni sarde vittime della recente alluvione, in particolare per la comunità di Torpè, uno dei comuni più colpiti.

L’evento è organizzato dal Gremio dei Viandanti, dal Rotary club Sassari nord, dalla parrocchia di Sant’Agostino e dai Tenores di Orosei “Antoni Milia”. Al concerto interverranno importanti ed apprezzati gruppi: Tenores “Antoni Milia” (Orosei), Su Cuncordu ‘e su Rosariu (Santu Lussurgiu), Su Cuntrattu Seneghesu (Seneghe), Coro di Castelsardo (Castelsardo), Cuntzertu de Aidumajore (Aidomaggiore), Su Cuncordu ‘e Santu Nigola (Nughedu San Nicolò), Cuncordu Sas Enas (Bortigali).

«Accanto all’aspetto artistico ci sarà anche quello religioso, non dimentichiamolo. Perché la presenza di Cristo si riconosce nel momento della sofferenza» ha ricordato mercoledì mattina, nella sede del Gremio dei Viandanti in via Martino Bologna (traversa di via Sant’Apollinare, a due passi da Porta Sant’Antonio), Cristian Zedda, segretario del Gremio, che ha spiegato come avverrà venerdì la raccolta fondi. «Si potrà assistere gratuitamente al concerto. Nel corso della serata saranno fatte passare tra i banchi due scatole, che avranno un nastro ed il sigillo dei Gremi e nelle quali saranno depositate le offerte libere. Non è prevista infatti nessuna quota minima. Le scatole saranno immediatamente consegnate ai rappresentanti della comunità di Torpè».

Il canto sacro “a cuncordu, cuntrattu, cuntzertu” è in lingua latina e in lingua sarda e si rifà alle melodie e dinamiche storiche della prima cristianità, poiché risulta affine al canto della Chiesa di Roma (dalle origini sino al X sec), bizantino, ambrosiano, mozarabico, gallicano e gregoriano. I brani che saranno eseguiti al concerto di venerdì sono tratti dal repertorio sacro e affini agli ambienti confraternali del loro luogo di origine.

«Sarà un repertorio spiccatamente natalizio, tipico del periodo che inizia con l’Immacolata (8 dicembre) fino all’Epifania. Ciascun gruppo eseguirà tre canti: uno in latino, uno in sardo ed un terzo in memoria delle vittime dell’alluvione», ha aggiunto Bruno Lombardi, ricercatore in campo antropologico, ideatore della serata. Nella chiesa di Sant’Agostino a Sassari, in cui dimora il miracoloso simulacro di Nostra Signora del Buoncammino, patrona dello storico Gremio dei Viandanti, il canto sacro “a cuncordu, cuntrattu, cuntzertu” riecheggerà come una sola preghiera verso l’Altissimo e sarà così dedicato alle vittime dell’alluvione di fine novembre.
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Il 28 e 29 novembre sul palco del Jazzino di Cagliari (ore 21.30) e sabato 30 novembre a Il Vecchio Mulino di Sassari (ore 19.30), il sassofono di Levy, sarà accompagnato da musicisti di eccezione



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