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M.C. 8 novembre 2013 video
A Sassari il 452° Anno Accademico
Il rettore dell´Università di Sassari Attilio Mastino ha anche visitato i nuovi spazi didattici nel corso della presentazione del 452esimo anno accademico. Le sue parole


SASSARI - L'università di Sassari apre le porte al 452esimo anno accademico inaugurato questa mattina (venerdì) dal rettore Attilio Mastino e dai massimi esponenti del mondo universitario. Dopo la cerimonia di apertura delle aule didattiche ad Alghero nel dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica nel complesso storico di Santa Chiara, i rappresentanti dell'ateneo hanno visitato i nuovi spazi della Sezione di Igiene e dipartimento di Scienze biomediche e della Sezione di Patologia generale del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale.

Nel corso della mattinata i rappresentanti del mondo accademico si sono recati nella Sezione di Medicina nucleare dove è stato mostrato il nuovo macchinario Pet che consente di delimitare il tessuto tumorale più attivo e di individuare, con precisione, la sede anatomica della lesione. Il rettore si è poi recato intorno alle 12 nella Sezione di Malattie infettive del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dove sono stati inaugurati gli spazi destinati alle aule didattiche: per un totale di 375 mq, comprendono 2 aule di cui una da 90 posti, una sala proiezioni oltre a spazi di servizio.

Il tour dedicato al nuovo anno accademico è proseguito intorno alle 12 nelle aule didattiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia dove gli esponenti dell'ateneo hanno visitato i nuovi spazi riqualificati e ammodernati per i docenti e gli studenti. Il Rettore Attilio Mastino è intervenuto nel corso di una conferenza stampa in cui ha preso parte anche il presidente della Conferenza dei rettori delle Università Italiane, Stefano Paleari. | ARCHITETTURA

In serata si è tenuta la cerimonia di inaugurazione nell’aula magna di piazza Università dove il rettore ha letto la sua relazione facendo un primo bilancio del lavoro svolto. Un'attività che ha rivelato importanti risultati per l'ateneo ma anche diverse criticità derivanti da un generale clima di crisi delle università. In particolare il rettore ha fatto riferimento al rischio di una fusione o federazione tra i due atenei sardi, per ragioni di sostenibilità economica: «Eppure, nonostante i tagli indiscriminati e l’imponente trasferimento di risorse verso gli atenei del Nord, noi siamo decisi ad affrontare i pericoli per la sopravvivenza del nostro ateneo a viso aperto, convinti che l’università è un bene comune, un fattore di crescita e sviluppo, una leva per superare la debolezza economica del territorio attraverso la conoscenza, la trasmissione del sapere, l’innovazione: un suo ridimensionamento rappresenterebbe un moltiplicatore della crisi della nostra isola, arrivata a livelli drammatici».

Nel corso del suo intervento sono stati elencati anche alcuni dati sulla popolazione studentesca: «Nell’ultimo anno si sono iscritti ai corsi di studio 14.237 studenti, circa 600 in meno rispetto all’anno precedente. Mediamente i laureati sono 2.200 l'anno, dunque più numerosi delle matricole e aumenta gradualmente la percentuale di coloro che concludono gli studi nei tempi canonici. Nel nuovo anno, l’andamento delle iscrizioni lascia presumere che il numero degli studenti rimarrà sostanzialmente invariato».

Alla cerimonia ha partecipato anche il presidente della Conferenza dei rettori italiani, Stefano Paleari, che ha sottolineato l’urgenza di interventi a sostegno dell’università: «Sono presidente della Crui solo da alcuni mesi ma sono già stato costretto a scrivere direttamente al presidente del Consiglio Letta e a intervenire per segnalare la situazione di estrema emergenza in cui versano i nostri atenei. Chiedendo un impegno preciso del governo nella direzione di un cambio di marcia, dando un segnale a chi merita e ai giovani». La preoccupazione espressa da Paleari è stata illustrata con alcuni dati: «Per ora, nella legge di stabilità, la parola “investimenti” si è tradotta in “assenza di nuovi tagli”. Ma nel frattempo, rispetto al 2009, l’università ha perso 1 miliardo di euro su 7 e 10.000 ricercatori (quasi il 20% del totale), la fine dei tagli riporta l’università oltre 10 anni indietro, non è sufficiente» ha continuato il presidente a cui il rettore Mastino ha donato il sigillo storico dell’università di Sassari.

La parola è passata al rappresentante del Consiglio degli studenti, Gabriele Casu, che ha sottolineato la necessità di incrementare i servizi mensa e gli alloggi nelle sedi gemmate. Il rappresentante del Personale tecnico-amministrativo in Consiglio di amministrazione, Antonello Dettori ha ricordato l’importante contributo quotidiano reso dal personale tecnico-amministrativo dell’ateneo, interessato da un diffuso precariato (circa il 15% dell’intera componente). La presidente del Circolo ricreativo universitario, Iolanda La Gatta, ha spiegato che l’obiettivo del circolo è rafforzare il senso di appartenenza al “Gruppo università”.
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