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Sassari NewsnotiziesassariCulturaCinema › Nigro e Santamaria all´Ersu | Foto
Pasqualina Pintus 20 febbraio 2013
Nigro e Santamaria all´Ersu | Foto
Backstage, Incontri con attori-autori: Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Massimo De Santis e Azzurra Antonacci infiammano gli studenti universitari. Le foto dell´evento

SASSARI – Grande successo di partecipazione dell’iniziativa culturale “Backstage: Incontri con attori-autori, in una sala gremita di studenti universitari ma anche estimatori del buon teatro, dove si è tenuto l’appuntamento sassarese tra gli attori tanto attesi Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Massimo De Santis e Azzurra Antonacci. I quattro interpreti di "Occidente Solitario", in scena al Nuovo Teatro Comunale di Sassari e in replica al Teatro Massimo di Cagliari, si sono mostrati molto disponibili con il pubblico. La commedia nera liberamente tratta dall’opera di Martin Mcdonagh, regista, scenografo e commediografo inglese, vede i due attori Santamaria e Nigro nella veste di due fratelli coltelli, che si odiano, poi trovano un punto d’incontro nell’odiare l’intera umanità.

Gli altri due personaggi sono interpretati da Massimo De Santis, che interpreta il prete e Azzurra Antonacci nel ruolo di bambina senza nome, solo verso la fine della commedia verrà chiamata Mary. Gli attori, circondati da un pubblico prevalentemente femminile, si sono sottoposti alle domande e curiosità degli studenti universitari, n’è nato un piacevole dialogo alternato da brillanti battute di Santamaria e Nigro. «Questo è un testo coraggioso, con un linguaggio incredibile, c’è una violenza verbale e una violenza nelle immagini - racconta affascinato Nigro che continua - appena ho letto la storia ho deciso di interpretare questo ruolo, è stata una scelta felice».

«La storia di Occidente solitario, ricorda la commedia cinica alla Monicelli - spiega Santamaria - ambientata in un Irlanda molto cattolica e bigotta, in cui due fratelli allevati da un padre alcolizzato si odiano e disprezzano tutto». L’opera di Mcdonagh è una critica alla famiglia, intesa come unione formale di due persone e non come luogo dove rispettarsi e amarsi, è anche una critica verso la religione quando questa diventa intolleranza. Lucia Cardone docente di storia del cinema della Facoltà di Lettere e Filosofia, insieme a Chiara Demeglio insegnante di scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Sassari, hanno formulato domande ai quattro attori che hanno tenuto una risposta non scontata su tutto e hanno divertito l’intera sala con la simpatia e la spontaneità.
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