Red
18 gennaio 2013
Elezioni, voto a ostacoli per Erasmus
Lettera del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari al al professor Marco Mancini, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane

SASSARI - Il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, professor Attilio Mastino, ha accolto con rammarico e preoccupazione la notizia dell’esclusione degli studenti Erasmus dalle categorie di cittadini residenti all’estero che alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio potranno votare per corrispondenza. Il rischio concreto è che 18 – 20mila persone non siano messe nelle condizioni di esprimere agevolmente la propria preferenza elettorale. Pertanto il Rettore questa mattina, venerdì 18 gennaio, ha inviato una nota al professor Marco Mancini, presidente della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università italiane). Di seguito il testo integrale della missiva.
Illustrissimo Presidente,
apprendiamo con grande rammarico che il D.P.R. 226/2012, che ha sciolto le Camere e indetto le elezioni politiche per il 24 e il 25 di febbraio, non annovera tra le categorie di cittadini residenti all'Estero che potranno votare per corrispondenza, quella degli studenti Erasmus, che, tra l’altro, è una delle più numerose. Da un lato, la normativa vigente esclude la possibilità che un cittadino italiano temporaneamente residente all’estero per un periodo inferiore ai dodici mesi possa iscriversi all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) e, dall’altro, il citato Decreto prevede che il diritto di voto per corrispondenza sia riconosciuto “previa apposita dichiarazione”, soltanto agli elettori appartenenti “alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente all’estero in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali”, ad alcuni “dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome, temporaneamente all’estero per motivi di servizio”, e ad alcuni “professori e ricercatori universitari […] che si trovano in servizio presso istituti universitari e di ricerca all’estero”. L’unica possibilità di esercitare il diritto di voto per gli studenti in mobilità Erasmus (la cui durata non può essere inferiore ai tre mesi e superiore ai dodici) è quella di tornare a casa, affrontando il costo (in alcuni casi molto elevato) e i disagi connessi ai viaggi internazionali. Secondo alcune stime, nel periodo delle elezioni, il numero degli studenti temporaneamente residenti all’estero per motivi di studio e di tirocinio, nel contesto del LLP Erasmus, si aggirerebbe sulle 18-20 mila unità. Chiedo pertanto che codesta Conferenza si faccia interprete del profondo disagio del mondo accademico italiano per l’esclusione di tanti studenti universitari dalla possibilità di partecipare alla prossima consultazione elettorale e di voler compiere i passi necessari presso il Ministero dell'Università e presso il Governo per assicurare l'esercizio del diritto di voto ai numerosi studenti universitari impegnati nei programmi di formazione e mobilità internazionale.
Nella foto: Attilio Mastino
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