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Antonio Sini 4 giugno 2005
I Giapponesi alla scoperta del Vino di Santa Maria La Palma
L’Enopolio di Alghero promuove i suoi prodotti anche in loco, importante la presenza dell’Ersat


ALGHERO - Nell’ambito della promozione dei suoi prodotti, l’Enopolio di Santa Maria La Palma di Alghero è sempre presente in diverse manifestazioni sia regionali che nazionali e internazionali. Purtroppo la cantina non è stata aperta nell’ambito della manifestazione “Cantine aperte”, ciò non è stato possibile in quanto attualmente non è nella condizione di poter ricevere in maniera adeguata i visitatori. Si stanno mettendo in campo ingenti risorse per rendere l’enopolio accogliente per il visitatore, in maniera tale che possa entrare in tutti i circuiti turistici, andando incontro cioè a quelle realtà che vogliono vedere di persona, recarsi sul territorio e gustare i prodotti che si propongono. In questo contesto l’Enopolio ha ricevuto la visita di un gruppo di turisti Giapponesi interessati al prodotto di Alghero. Si è trattato di un gruppo composto da un interprete di madre lingua Giapponese, da imprenditori che operano nel campo alberghiero e della ristorazione nella città di Tokio e Fukushima. Per capire la dimensione e l’importanza che la dirigenza dell’Enopolio di Alghero ha giustamente dedicato ai visitatori, giova ricordare che nella sola Tokio ci sono 6.000 ristoranti, dei quali 3.000 propongono piatti italiani. E pleonastico affermare che gli onori di casa si sono tenuti senza lasciare niente al caso. Ospitalità, breve excursus informativo sulla Cooperativa, dalla sua nascita ai giorni nostri, fatta dal Presidente Salvatore Masala che ha tenuto gli onori di casa, ben supportato dal Dott. Enzo Peretto e dalla Dott.ssa Cristina Neri. Presenti nei locali sobri, ma eleganti, della cantina anche il Dott. Massimo Rocchitta e il Dott. Matteo Sanna dell’ERSAT (ente strumentale della Regione Sardegna). Estasiati i Nipponici nella degustazione del vino proposto nella tavernetta attigua alla cantina. Vino prodotto nei terreni della Riforma Agraria di Alghero, degustato, accompagnato dal tipico pane carasau, salsiccia e formaggio pecorino che ne hanno esaltato le sue qualità organolettiche. Proposti nella degustazione-promozione il Vermentino “Palmador”, il Cannonau, il Cagnulari, vini D.O.C., tutti prodotti e commercializzati dalla cantina di Santa Maria La Palma di Alghero. Se per quanto concerne la …lingua parlata c’era qualche difficoltà di comunicazione, fra i calici di vino rubino e bianco ci s’ intendeva con un sorriso d’assenso. Un successo, inutile dirlo.
Come mai operatori economici Giapponesi nella cantina? abbiamo chiesto al Presidente Masala
«Sono persone che operano nel settore; da alcuni giorni presenti in Sardegna, hanno fatto diverse viste, nel loro itinerario ci siamo anche noi, a pieno titolo, non fosse altro che in Giappone siamo già presenti da oltre 15 anni. Questi operatori vogliono vedere dal vivo il prodotto, siamo qui per consentir loro di poter degustare il prodotto direttamente alla fonte, a far loro vedere il nostro settore produttivo e di marketing».
Quindi si intende consolidare la presenza in Giappone?
«Certamente. Siamo già presenti, ma in un periodo di crisi come questo che stiamo vivendo, che attraversa ormai tutto il mondo, in particolare l’Italia e l’Europa, noi ci proponiamo perché i mercati si possano ampliare per fronteggiare al meglio la crisi che in questo momento in verità si sente».
Dal punto di vista economico un’inversione di tendenza, si predilige la presenza del turista-operatore in loco, al posto di esportare e promuovere il prodotto oltre il mare….
«Si fa l’uno e l’altro - afferma Salvatore Masala - noi siamo presenti nella fiere del Vino di maggiore importanza come Verona (Vinitaly) o Bordeaux in Francia, ed è il momento in cui i prodotti sardi acquisiscono una certa attenzione. Le situazioni poi si evolvono. I giapponesi, per esempio, sono molti scrupolosi, preferiscono andare anche di persona a visitare e degustare il prodotto che poi andranno ad acquistare. I Giapponesi arrivano ad Alghero perché hanno avuto un riferimento nell’Erast, sedi di Sassari e Cagliari, l’Ente Regionale ha individuato in Santa Maria La Palma un punto di riferimento sicuro, proprio perché la Cantina nasce con la Riforma Agraria, abbiamo sempre avuto un rapporto di collaborazione e di assistenza che ancora perdura e si consolida. Speriamo sempre di più per il futuro».
L’Enopolio di Santa Maria La Palma è una robusta realtà che cresce, e appena saranno operativi i moduli che stanno per essere costruiti, dei quali abbiamo già parlato, il turismo eno-gastronomico promozionale diventerà una realtà di punta della Cooperativa che opera nell’Agro di Alghero.

Nella foto: i nipponici nel momento della presentazione delle varietà di vino
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