«Nei nostri ristoranti la maggioranza degli ingredienti è di provenienza europea. Gli altri li faremo venire da Cina e Corea». Una delle fondatrici della catena di ristoranti giapponesi rassicura la clientela
SASSARI - E' allarme tra i consumatori di sushi, la cucina giapponese che sta sempre più prendendo piede in Italia. L'effetto fobia cibo è seguito alla drammatica situazione che vive il Giappone dopo il terremoto e lo tsunami dello scorso 11 marzo, e in particolare le radiazioni emesse dalla centrale nucleare di Fukushima colpita dal sisma.
Rassicurazioni da parte della catena di ristoranti Sosushi, specializzati in cucina giapponese e con numerosi punti vendita in Italia, tra cui Sassari. «Stiamo ricevendo numerose richieste al punto vendita di Sassari riguardo alla merce giapponese somministrata – afferma Sara Roversi, creatrice del gruppo assieme ad Andrea Magelli, – e vorremmo fare alcune precisazioni. Chiaramente la merce in vendita oggi è stata importata prima della tragedia che ha colpito il Giappone. Il riso okomesan è prodotto in Italia nella Lomellina, il pesce viene dall'oceano indiano dal nord europa e ove possibile dai nostri mari».
«Moltissime referenze - aggiunge - incluse, wasabi, alghe, soia, carta di soia, carta di riso, aceto di riso non sono prodotte solo in Giappone e quindi per queste non ci aspettiamo neppure problemi di assortimento. E' nostra premura cercare di mantenere lo stock ed elevati standard qualitativi. Parallelamente proseguirà il progetto di local sushi che punta ad utilizzare sempre di più prodotti tipici italiani ed eccellenze del nostro territorio».
«Ma sosushi non è solo una catena di ristoranti - come ci tengono a spiegare i fondatori. E’ anche un ponte fra Italia e Giappone. Per le idee che animano il gruppo, ma anche per il personale che coinvolge: gli chef dei punti vendita e lo staff». Quindi da dopo la tragedia è subito partita una campagna di sensibilizzazione a favore delle attività della Croce Rossa Italiana per l’emergenza in Giappone. Per partecipare basta mandare un sms al numero 4550 da cellulari Wind, Tim, 3, Vodafone e CoopVoce o da telefono fisso Telecom, Infostrada e Fastweb. Ad ogni sms corrisponderà la donazione di 2 euro.
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