Tutti le cifre del documento Fipe su dati Infocamere, sulla nati-mortalità di bar e ristoranti. Serve a farci riflettere sulla fragilità del settore dei pubblici esercizi. Lievemente positivo il dato della Sardegna
ALGHERO - Nei primi nove mesi del 2009 il saldo tra imprese avviate e imprese cessate è stato di -634 unità. Si tratta di un dato “storico” per i pubblici esercizi perché mai si era registrato un bilancio negativo su un arco temporale di circa un anno. I deboli segnali di ripresa, da più parti annunciati, non trovano riscontro, dunque, nella realtà delle piccole imprese che vivono di consumi interni. Soltanto in sei delle venti regioni italiane, in prevalenza meridionali, il bilancio è stato positivo.
Preoccupante, al nord, il dato dell’Emilia Romagna (-189 imprese), al centro del Lazio (-158 imprese) e al sud della Sicilia (-216 imprese). Il turn over imprenditoriale si dimostra particolarmente elevato in Lombardia dove, in nove mesi, hanno chiuso circa 2.500 imprese. La mortalità è stata pesante anche in Piemonte, Veneto e Lazio sebbene un’altrettanta elevata natalità abbia consentito, in queste regioni, di contenere le “perdite”.
Lievemente positivo il dato della Sardegna. 515 sono le nuove imprese avviate, a fronte di 501 chiusure. «Il dato lievemente positivo della Sardegna non ci deve indurre in errore, infatti, cio' che capita in continente è il segno premonitore di cio' che accadrà dalle nostre parti nell'immediato futuro (ad Alghero ci siamo già)», puntualizza Enrico Daga, delegato Fipe Sardegna e Consigliere comunale di Alghero. «Credo che il piano commerciale di Alghero, così com'è, non renda un grande servizio all'innalzamento della qualità e alla tutela di una professione che dovrebbe garantire livelli di eccellenza della destinazione turistica Alghero», puntualizza.
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