CAGLIARI - In questo primo fine settimana di agosto, sono cinque le mostre visitabili nei Centri Comunali d’Arte e Cultura di Cagliari, visitabili dal martedì alla domenica, dalle ore 10.30 alle ore 13 e dalle ore 18.30 alle ore 24.
All’“Exmà” di Via San Lucifero, sono previste due mostre che spaziano dalla fotografia alla ceramica. Nella “Sala delle Volte”, “Elio Pulli–Pittore ceramista”. Si tratta di circa ottanta opere realizzate in ceramica e dipinti ad olio dall’artista sassarese. Pulli discende dalla tradizione delle botteghe delle arti cosiddette “minori”: un apprendistato particolare che lo segnerà in tutta la sua produzione e lo predisporrà al rapporto con l’arte in maniera diversa da molti pittori, scultori del periodo che precede e segue il secondo dopoguerra.
Nella “Sala della Terrazza”, la personale fotografica di Antonio Ulzega, “Tchad: visioni del cuore dell’Africa”, con quaranta scatti di paesaggi e scene di vita quotidiana nel cuore del Sahara, effettuati da Ulzega, ordinario di Geomorfologia, durante due spedizioni scientifiche sotto la guida dell’Università degli Studi di Sassari e dell’Università di N’Djamena.
Il” Castello di San Michele”, ospita la personale di Primo Pantoli, curata da Simona Campus, “Pantoli–1957– 2009”. Oltre centocinquanta opere “dipinti, disegni, collages, sculture, manifesti e scenografie), per ripercorre l’intero itinerario artistico di Pantoli, tra i massimi esponenti della contemporaneità in Sardegna, dalla fine degli Anni Cinquanta del Novecento, fino a questo primo scorcio del nuovo millennio.
Nelle sale del Ghetto, spazio a “L’esploratore innamorato. Alberto Ferrero della Marmora e la sua Sardegna”. La mostra è articolata in due parti, monografica e archeologica. La prima, allestita al Ghetto, rievoca a tutto tondo la figura e l’avventura scientifica di La Marmora, con un allestimento di grande suggestione d’immagini e reperti geologici e zoologici, la seconda, al “Museo Archeologico Nazionale”, offre una ricca sintesi delle indagini archeologiche del della Marmora e propone i famosi “falsi” bronzi nuragici che trassero in inganno, all’epoca, anche il nostro esploratore “innamorato”.
Infine, al Lazzaretto, prosegue sino al 30 agosto “Circle”, la collettiva di arte contemporanea, proposta dalla “Fondazione per l’arte Bartoli–Felter” e curata da Alessandra Menesini E’ una mostra senza tema: un cerchio, o un anello, che tutto salda e include. Una mostra che chiede a ogni singolo artista di inserire nel suo tondo diametro un pezzo della sua ricerca, come fosse il frammento di una costellazione.
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