Gianfranco Langella
19:37
L'opinione di Gianfranco Langella
Decidiamo noi per la nostra terra
Decidiamo noi, per il futuro della nostra terra. Destra Democratica Italiana, dopo un incontro con il Direttivo Nazionale, ribadisce con forza la volontà di dare voce ai territori e difendere il diritto dei popoli a decidere del proprio futuro. La cosa più grave della nostra nazione è che troppe decisioni vengono prese altrove, lontano da chi vive e conosce davvero i territori. Ancora peggio, molte scelte vengono imposte dall’interno stesso delle nostre regioni, senza un reale confronto con chi le governa e le rappresenta. Troppi pensano di poter decidere sui nostri luoghi come se non fossimo in grado di gestirli e difenderli da soli. L’Europa di oggi sembra aver dimenticato il valore delle identità, delle tradizioni e delle culture locali. Basta con l’Europa delle imposizioni e delle regole uguali per tutti: serve un’Europa che valorizzi le differenze, che riconosca la ricchezza delle nostre radici e dia spazio a chi vuole costruire, migliorare e innovare nel rispetto della propria storia. Guardiamo la direttiva Bolkestein, guardiamo le pale eoliche che si vogliono piazzare davanti ai nostri mari, guardiamo le servitù militari che ancora oggi gravano sulla nostra isola: decisioni prese senza ascoltare i territori, senza capire che le nostre terre non sono solo suolo, ma anima, tradizione e identità. È tempo di dire basta. Decidiamo noi, non gli altri. Gli usi e i costumi della nostra nazione devono rimanere, perché rappresentano ciò che siamo. E basta anche con le decisioni di un’Italia centrale che impone regole a ogni regione senza mai ascoltare o valorizzare le differenze. Questo non significa chiudersi al cambiamento. Il cambiamento è giusto e necessario, ma deve nascere dal basso, come scelta condivisa e consapevole. Solo così potremo sentirci davvero parte di un’Europa giusta: unita nelle regole, ma libera nelle identità. E di una nazione capace di rispettare, ascoltare e valorizzare le proprie regioni per ciò che sono. Perché il futuro si costruisce insieme, con le persone, non con le imposizioni.
*Per Destra Democratica Italiana
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