ALGHERO - I profumi e i sapori della Sardegna arrivano in sette aeroporti europei. Dal 1 al 14 maggio prossimo, infatti, sette scali europei ospiteranno le attività di marketing e promozione del Marchio di qualità coniato due anni fa dalla Provincia di Sassari a garanzia dei prodotti tipici della Sardegna del nord ovest. Il progetto è cofinanziato dal Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg III. Negli scali di Madrid, Barcellona, Londra, Francoforte, Dusseldorf, Stoccolma e Umea (Svezia) saranno promossi i cinque prodotti tipici con il Marchio di qualità Sardegna del Nord-Ovest che rappresentano la tradizione e i saperi locali del territorio: il pecorino di Osilo, la ricotta Mustia, la peretta, i sospiri di Ozieri e i Papassini. Ai viaggiatori verranno distribuiti materiali informativi e descrittivi del Progetto sul Marchio e dei prodotti che esso garantisce. Ogni passeggero in partenza per Alghero - circa 9.000 in transito attesi dagli aeroporti esteri coinvolti - avrà la possibilità di portare con se il materiale informativo e approfondire in volo la conoscenza del territorio e dei suoi prodotti. All'arrivo in Sardegna, l'aeroporto della città catalana sarà invece pronto per accogliere gli ospiti stranieri in un'isola di degustazione appositamente preparata all'occasione, dove, guidati da personale specializzato, si potrà avere un "assaggio" di tutte e cinque le specialità della cultura e tradizione locale. «Siamo convinti che lo sviluppo di un territorio non possa essere incentrato solo sulle bellezze locali», afferma l’assessore alle Attività produttive della Provincia di Sassari Roberto Desini che sostiene il Progetto col presidente Alessandra Giudici. «E' anche attraverso la diffusione dei saperi più antichi e delle tradizioni locali che si può venire a conoscenza delle peculiarità locali ed è proprio per questo – aggiunge – che abbiamo scelto di promuovere a livello internazionale i saperi antichi della terra di Sardegna attraverso il patrimonio dei nostri prodotti tipici, per diffondere la nostra cultura e le nostre tradizioni».