Si scaldano gli animi nella sede del Parco Regionale di Porto Conte, alla presenza di alcuni consiglieri comunali, l'assessora Giorgia Vaccaro e il direttore dell'Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana, zona interdetta alla pesca. Ormai sul lastrico i pescatori che senza la possibilità di lavorare portano avanti ad oltranza la protesta
ALGHERO - Scintille e parole grosse nella giornata di venerdì a Tramariglio, sede del Parco Regionale di Porto Conte, sempre al centro di polemiche e contrapposizioni su più fronti. Da alcune settimane è la volta dei pescatori, ormai esausti, che chiedono invano sostegno e misure concrete contro la crisi economica scatenata dalla stringente normativa sul divieto di pesca.
Protesta a oltranza. Il sit-in dei pescatori professionisti che dopo l'interdizione della pesca nelle acque dell'Area Mariana Protetta di Capo Caccia-Isola Piana si ritrovano senza reddito, va avanti da numerosi giorni. Protesta che, nonostante il formale impegno dei vertici di Casa Gioiosa nel coinvolgere la Regione Sardegna della grave problematica - fino ad oggi pare non abbia sortito alcun effetto concreto: Tanto che, nella giornata di venerdì, in occasione di un nuovo incontro tra pescatori e Area Marina, si è sfiorato lo scontro fisico.
Scintille, minacce e parole grosse alla presenza di alcuni consiglieri comunali, dell'assessora alle Attività produttive della Lega Alghero, Giorgia Vaccaro e del direttore Mariano Mariani. Un folto gruppo di pescatori ormai sul lastrico per la mancanza di reddito chiede il riconoscimento di contributi economici per sopperire al fermo-pesca, ma dalle istituzioni competenti, per ora, soltanto vane promesse che surriscaldano un clima comprensibilmente incandescente.
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