Il sindaco con l'Assessore al Turismo Mario Conoci hanno inaugurato la Sagra del Bogamarì. Si punta sulla destagionalizzazione turistica
ALGHERO - «E’ un avvenimento importante, che rappresenta la tradizione ed un’identità forte per la nostra città. La gustosa polpa di riccio è tra i tratti caratteristici del territorio algherese». Questo il primo commento del sindaco di Alghero Marco Tedde, all’apertura degli stand per la “Sagra del Bogamarì”, l’ormai tradizionale incontro enogastronomico che per cinque settimane farà degustare il riccio di mare ad algheresi e turisti. E l’Amministrazione Comunale punta proprio sull’aspetto turistico della manifestazione. «E’ una manifestazione che ha una forte capacità d’attrazione turistica – sottolinea Tedde – e consente ai ristoratori locali di poter offrire piatti gustosissimi, con gli spaghetti ai ricci caposaldo della cucina algherese invernale, un piatto ormai nella leggenda dell’arte culinaria. Questa Sagra è un ulteriore motivo di destagionalizzazione, che mette Alghero sotto i riflettori del turismo internazionale, ma è contemporaneamente un momento di svago ed allegria anche per gli algheresi». Alle accezioni poste sulla pubblicità ritenuta in alcuni casi insufficiente, Marco Tedde da una risposta netta: «La promozione degli eventi, dal Cap d’Any al Festival della canzone algherese, dal Carnevale alla Sagra del Bogamarì, viene fatta durante tutto l’anno, in tutte le fiere del turismo internazionale, come succederà nella prossima, in programma a Madrid. Poi, man mano che si avvicinano i singoli eventi, ne spieghiamo i dettagli, ma la conferenza stampa è solo l’ultimo passo di un percorso lungo ed articolato». Sulla promozione punta anche l’assessore comunale al Turismo e Grandi Eventi Mario Conoci, che ricorda l’importanza di questa Sagra in un periodo, Gennaio-Febbraio, non facile per l’attrazione di nuovi flussi turistici. Anche Conoci ha inoltre voluto sottolineare l’importanza del rapporto con i ristoratori locali. «Dobbiamo sfruttare anche le occasioni per richiamare il cosiddetto “turismo interno” – spiega il delegato comunale – certo, in questo periodo non ti puoi aspettare il pienone, ma anche il turismo del week-end è importante». Intanto, mentre i tavoli si riempiono progressivamente, nel retro del bancone, una squadra di lavoro, opera perché tutto vada al meglio. A guidare il tutto è Giuseppe Iurato, della “Società Aladino”, l’azienda che, come già lo scorso anno, gestisce la Sagra. «La gente dimostra di apprezzare l’evento – esordisce Iurato – i primi avventori sono arrivati già alle 10 di questa mattina. Secondo me, sarebbe utile fare una tavola rotonda con tutti gli enti interessati, perché questa sagra diventi una vera risorsa». Infatti, per sabato 23 Febbraio, ultimo week-end della Sagra, è previsto il «Convegno Scientifico-Economico sul riccio di mare, alle ore 10, nel Salone della chiesa di San Francesco. «Bisognerebbe garantire periodi fissi per i pescatori – suggerisce Iurato – e regolamentare il rapporto tra gli stessi ed i commercianti. Oltretutto – spiega – speriamo che i pescatori vengano in questi stand anche durante la settimana». Con lui, nel retro, si impegnano altre tredici persone, nelle mansioni di taglio, pulizia e servizio ai clienti. «E domani saremo ancora di più – spiega Iurato – perché le persone arrivano spesso tutte assieme e per soddisfare tutti ci vuole tempo». L’ultima battuta di iurato è sulla salute del mare nel Golfo di Alghero. «E’ certamente un mare integro – conclude – sennò i ricci non nascerebbero così».
Nella foto: Il sindaco Marco Tedde e l’assessore Mario Conoci nello stand della Sagra
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