L´ennesima strigliata di orecchie alla contestata gestione della sanità sarda con la quale i lavoratori metteranno sul fuoco questioni ormai annose è prevista giovedì 6 luglio in via Catalocchino
SASSARI - Si svolgerà giovedì 6 luglio 2017 alle 11.00 presso la sede dell'ATS Sardegna di Sassari in via Catalocchino il sit-in di protesta dei lavoratori della sanità sassarese organizzato dalle sigle sindacali, Fials, NurSind e FSI USAE. L'ennesima strigliata di orecchie alla contestata gestione della sanità sarda con la quale i lavoratori metteranno sul fuoco questioni ormai annose: dalla incorporazione dei lavoratori ex Ipab San Giovanni Battista Ploaghe (stabilita dal Decreto Regionale n. 32 del 6 giugno 2016), alla stabilizzazioni e scorrimento delle graduatorie, passando per la contestazione del ricorso al lavoro interinale che mortifica gli idonei disoccupati delle graduatorie.
La protesta verterà, inoltre, sulle procedure di mobilità extra regione – per la quale si è siglato un accordo regionale che alcune ASSL pare stiano puntualmente disattendendo – ed anche su quella intra regionale. I sindacati chiederanno, inoltre, di dare esecuzione reale, dopo ben tre anni, allo sblocco del turn-over per porre fine alla carenza di personale in tutta la regione. Ed ancora si chiederanno risposte sul pagamento della produttività 2016 e delle dialisi estive sempre dello stesso anno e sull'attribuzione Fasce Fondi 2015-2016.
L'obiettivo, sottolineano gli organizzatori Fausta Pileri (NurSind), Salvatore Dettori (Fials) e Mariangela Campus (F.S.I. USAE), è puntare una volta per tutte ad una sanità a misura di cittadino e alla portata di tutti contro i tagli ai servizi e a favore dell'aumento delle prestazioni sanitarie cercando di rimediare all'immenso caos che regna nelle aziende socio-sanitarie locali. «Tutti i cittadini - sollecitano i segretari territoriali di Fials, NurSind e FSI USAE - sono invitati a partecipare e a dare il loro contributo attivo. È ormai diventato doveroso per tutti manifestare per chiedere di porre fine ad una serie di problematiche che, come chiunque di noi può constatare ogni giorno, stanno mettendo in ginocchio la sanità sarda a danno di tutti gli utenti».
Foto d'archivio
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