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Antonio Burruni
8 gennaio 2007
Tutti in fila per il Bogamarì
Buona affluenza di pubblico per il primo week-end della sagra. Nella prima giornata, è stato necessario andare oltre l’orario previsto, per accontentare tutti i presenti.

ALGHERO - Comincia bene la Sagra del bogamarì, l’evento organizzato dall’Assesorato allo Sviluppo Economico di Alghero ed allestito e gestito dalla ditta Aladino. Il primo week-end della manifestazione che accompagnerà i golosi del prelibato “paracentrotus lividus” fino all’11 febbraio, ha visto una buona affluenza allo stand di distribuzione. Nella giornata di sabato, le oltre 500 degustazioni hanno richiesto un tempo maggiore e le persone intervenute sono state servite ben oltre le ore 15. «Sabato abbiamo accolto le persone fino alle 15.30 circa – ha dichiarato Giuseppe Iurato – Finchè possiamo è giusto offrire il miglior servizio possibile a chi viene per le degustazioni. Ieri abbiamo superato le 500, ma oggi il mare è più calmo, quindi abbiamo pescato di più. Oggi prevediamo di superare le 700 visite». Mentre nel retro sono una decina le persone addette al taglio, pulizia e disposizione dei ricci nei vassoi, ad accogliere le persone al banco sono 2 rappresentanti del gentil sesso ha completare l’efficiente staff. Una è Flaviana Sias, moglie di Giuseppe Iurato, che punta l’attenzione verso il lato turistico dell’evento. «Non è solo l’aspetto gastronomico, ma è importante il richiamo turistico. Anche la bella giornata invoglia a venire ad Alghero e, con la scusa di assaggiare i ricci, fanno un giro per la città».E sentendo le impressioni delle persone che compongono l’ordinata fila, arrivano le conferme, come ci ha detto la signora Franca, arrivata appositamente da Tortolì. «L’anno scorso siamo capitati qui per caso, mentre quest’anno, tra familiari e amici, abbiamo organizzato la trasferta. Siamo una decina». E mentre nella fila, discretamente numerosa, le persone continuano ordinatamente ad attendere il proprio turno, i più previdenti già occupano i 200 posti a sedere per gustare il delizioso riccio di mare. Non sono solo algheresi. Arrivano da tutta la Sardegna, Porto Torres, Tortolì, Olbia, Ozieri, tanti da Sassari, Ossi, Oristano, Macomer, La Maddalena e sono tanti anche i cagliaritani. Molti arrivano con l’obbiettivo di degustare il bogamarì, altri, come un gruppo di motociclisti lombardi, passano da queste parti per caso, ma non si fanno scappare l’occasione per conoscere qualcosa di nuovo. Tanti anche gli stranieri provenienti da Liverpool e Francoforte. Neanche le nuvole apparse nel cielo di Alghero oltre le ore 13 fanno desistere le persone in fila. La polpa dei ricci, con le tonalità cromatiche che variano dal rosso intenso all’arancione vivo, occhieggiano dai vassoi in alluminio, invitanti e pronti per essere consumati, esercitano sui presenti una grande forza attrattiva. Per chi non vuole fare la fila invece e mangiare i ricci comodamente seduti in un ristorante, hanno varie possibilità di scelta. Sono 12 gli esercizi che propongono menù a base di bogamarì a prezzi fissi. Si va dai 16euro del menù offerto dalla taverna paradiso, fino ai 48 del ristorante Il pavone. Insomma, un evento per tutti i gusti e per tutte le tasche.
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