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Sassari NewsnotiziesassariCronacaSanità › Sanità, ritardi sui pagamenti. Lo sfogo in Piazza d´Italia
Michele Cocchiarella 6 giugno 2013 video
Sanità, ritardi sui pagamenti
Lo sfogo in Piazza d´Italia
«Vogliamo manifestare il malessere che stiamo vivendo da tre anni» ha detto Paolo Ruiu, delegato sindacale della Cisl. I sindacati hanno incontrato la commissione provinciale


SASSARI - Da una parte i lavoratori della sanità convenzionata di fronte a Palazzo Sciuti, dall'altra i sindacati che hanno incontrato la commissione provinciale. Tutti daccordo su un obbiettivo: risolvere le problematiche legate alla sanità del nord ovest Sardegna. La lista è lunga e tra i punti da affrontare ci sono quelli elencati dai lavoratori che dalle dieci di questa mattina hanno manifestato nel piazzale antistante il palazzo della Provincia. Un sit in contro i ritardi sui pagamenti delle retribuzioni e altre criticità elencate in un documento firmato dalle sigle sindacali in cui vengono richieste misure urgenti per scongiurare un ulteriore peggioramento di una crisi che si riflette sulle strutture riabilitative, ospedaliere e socio assistenziali attive in regime di convenzione. Tra i numerosi addetti delle strutture sanitarie del territorio provinciale, anche una rappresentanza del personale del Centro di riabilitazione per disabilità psichica Opera "Gesù Nazareno" di Sassari.

«Vogliamo manifestare il malessere che stiamo vivendo da tre anni» ha detto Paolo Ruiu, delegato sindacale della Cisl. «Siamo due mesi che non percepiamo lo stipendio e veniamo da un periodo in cui abbiamo ricevuto acconti da 600 euro. Questo non basta. La nostra amministrazione ci ha spiegato che non possiamo più andare avanti con il 40 per cento del totale di ogni singola retta, l'ideale sarebbe ricevere l'80 per cento. La Asl di Sassari ci paga ogni 45 giorni ma solo con il mandato della Asl non riusciamo ad andare avanti» ha continuato Ruiu spiegando che questa condizione di crisi si riflette sull'intero indotto. «Da noi ci sono persone che sono state sfrattate, c'è gente di cinquanta anni che è costretta a chiedere i soldi ai propri genitori. Non possiamo vivere così, è una situazione che va avanti da troppo tempo. Sarebbe ora che la Regione e la Asl si mettano daccordo per farci arrivare il totale della quota e ci paghino regolarmente».

Sull'ospedalità privata, scrivono Cgil, Cisl e Uil, si assiste al gioco al rimpallo tra datori di lavoro e amministrazione regionale, e in questo contesto i lavoratori e i sindacati subiscono una trattativa istituzionale che di fatto impedisce di pagare gli arretrati contrattuali ai lavoratori. Un esempio citato nel documento, il caso del Policlinico sassarese che a fronte dei crediti vantati con la Asl di Sassari non è in grado di corrispondere le retribuzioni a circa 120 lavoratori. Una situazione su cui sindacati e dipendenti, rivolgendosi alla dirigenza della Asl di Sassari e l'assessore alla Sanità, chiedono un rimedio. I nodi da sciogliere sono anche altri e a farlo presente di fronte alla commissione provinciale alla Sanità guidata da Mario Pala, sono stati i rappresentanti territoriali della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Fials. Nel corso dell'audizione durata oltre due ore, sono state ribadite le problematiche esposte in mattinata dai manifestanti e quelle di venerdì scorso durante la protesta di fronte alla sede della Asl di via Catalocchino [LEGGI].

«Ci sono problemi che riguardano tutta la provincia di Sassari» ha detto Pala rivolgendosi ai rappresentanti sindacali e ai lavoratori che sono stati invitati a partecipare verso la fine della riunione. «Un tempo la sanità sassarese era invidiata poi è iniziato il declino a partire dalla seconda metà degli anni novanta. E se questo è accaduto è anche per colpa della politica sassarese che non ha saputo difendere il suo territorio. Inoltre tutti gli atti aziendali sono bloccati e senza questi manca la programmazione del territorio» ha continuato Pala invitando lavoratori e sindacati a partecipare al consiglio provinciale di lunedì in cui dovrebbero essere presenti anche consiglieri e amministratori regionali. Prima della discussione sull'ordine del giorno, dipendenti e sindacati potranno intervenire sull'argomento presentato in commissione. In mattinata i rappresentanti della funzione pubblica di Cgil Cisl, Uil e Fials hanno incontrato la dirigenza della Asl numero 1 per discutere di diversi aspetti tra cui i punti trattati nella giornata odierna.
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