Alcuni stralci della conferenza stampa in scena presso l'Asilo Sella di Alghero, alla presenza del Rettore Mastino e del direttore Cecchini
ALGHERO - L'aveva annunciato martedì pomeriggio in un post del suo blog: «sarà un conferenza stampa sapida». E così è stata quella che stamane (mercoledì) ha tenuto il direttore del Dipartimento di Architettura, Arnaldo Cecchini, nella sede dell'ex Asilo Sella ad Alghero. A sostenerlo gli studenti "accessoriati" di zaini in carta con scritte: "Il Dipartimento siamo noi" e "Noi stiamo con il direttore". Tutti messaggi poco subliminali diretti al sindaco Stefano Lubrano che in un contestato - anche dal rettore Attilio Mastino presente questa mattina a fianco di Cecchini - comunicato stampa aveva fatto sapere di aver raggiunto un accordo con l'ateneo per gli spazi e tutte le altre questioni in sospeso, isolando la posizione del direttore.
Al contrario, Cecchini tiene a precisare «la posizione chiara, semplice e pacata» del Dipartimento ribadita alla cittadinanza e al primo cittadino alcuni giorni dopo la sua elezione. Tra questi, oltre agli spazi riservati ad Architettura e la localizzazione ad Alghero, c'erano tre proposte: la costituzione di una commissione per la biblioteca «mai istituita»; un tavolo tecnico di cui «nessun riscontro»; e un accordo quadro con l'amministrazione mai realizzato. «Siamo ancora disponibili ad attuarli ma abbiamo bisogno di fatti» dice il professore. E in tempi brevi considerato che si riunirà il 24 aprile il Senato Accademico, il 30 il Cda, ed entro maggio dovrà essere divulgato il manifesto degli studi con l'indicazione di sedi certificate. Luoghi «che si stanno progressivamente riducendo», in maniera inversamente proporzionale ai risultati in termini di didattica ottenuti negli ultimi anni dal Dipartimento ai primo posti nella classifica Censis Repubblica.
Restano l'ex Asilo Sella e il Pou Salit, è scaduta la convenzione con la Curia per i locali all'ex Orfanotrofio (una parte è ancora «gentilmente concessa») e sono inagibili quelli dell'ex Caserma dei Carabinieri. Arriveranno sei aule del complesso di santa Chiara (pronto a giugno), ancora da chiarire la destinazione per la biblioteca e l'aula magna, oltre a quella del Palazzo Serra. Insieme a tutte le altre questioni in sospeso (dalla rete internet al riconoscimento di sede distaccata) poste già all'attenzione dei media e ribadite nell'incontro di oggi anche dai rappresentanti nel Consiglio di Dipartimento degli studenti (Nora Sanna), dei dottorandi di ricerca (Miriam Mastino), degli assegnasti di ricerca (Valentina Taru) e dei docenti (Emilio Turco). L'intervento di chiusura è affidato al Magnifico Rettore (interrotto da una telefonata del ministro Profumo che sarà a Sassari il prossimo 15 aprile) che non risparmia un mea culpa: «per le cose che non vanno la responsabilità è anche la mia», pur con le difficoltà legate al taglio del fondo universitario da 82 a 67 milioni.
Mastino plaude «il salto in avanti» del Comune ma non passa sopra lo «sfortunato e diffuso a mia insaputa» comunicato stampa di sant'Anna «dai contenuti per certi versi offensivi» (nei confronti di Cecchini ndr) e che ha dato come certo un accordo che invece potrà essere tale solo con un protocollo d'intesa approvato dagli organi universitari, in primis proprio il Dipartimento. Da definire i criteri per le manutenzioni «ci occuperemo dei locali su cui avremo il comodato d'uso», e la destinazione dello spazio principale all'Archivio Storico o all'Aula Magna. Ma nel finale Mastino lancia segnali di distensione: «sono sicuro che il sindaco ci darà gli strumenti».
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