Presentata a Sant´Anna l´edizione 2011 del Carraixali de l´Alguer: quattro giorni e 5 manifestazioni dal 5 al 13 marzo. Mercoledì l´assessore regionale Crisponi ha illustrato il programma dei Carnevali nell´Isola
ALGHERO - «Un carnevale da dedicare ai bambini». Questo sarà l'obiettivo de Lo Carraixali de l'Alguer 2011, presentato stamane (giovedì) dal Sindaco Marco Tedde e dall'assessore al Turismo Mario Conoci, alla presenza degli organizzatori della manifestazione. Quattro giorni di festa, dal 5 fino al 13 marzo, divisi: nell'anteprima Ragazzinscena - Bambini in piazza (5 marzo); il Carnevale delle borgate (6 marzo); Ragazzinscena (12 marzo); Carraixali a cavall e la Pentolaccia (13 marzo). Non è previsto per quest'anno l'appuntamento con il Carnevale etnico, la grande sfilata con i gruppi provenienti da tutta la Sardegna.
Come si diceva, protagonisti i bambini che si divertiranno tra maschere, frittelle e racconti di "rondallas", le favole algheresi che faranno da tema all'edizione 2011. Si rafforza il sodalizio dell'amministrazione comunale con l'agenzia Rm Management di Romano Marcias che si occuperà di Ragazzinscena (ritorna l'animazione di Rai Yo Yo e dell' Albero Azzurro, e con i comitati delle borgate; oltre alla collaborazione delle scuole, delle associazioni e gli artisti locali. La novità di questa edizione sarà la sfilata a cavallo nella spiaggia di San Giovanni, a cura dell'Associazione culturale e sportiva Cavall Marì.
Su Carrasegare. L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi ha presentato mercoledì ‘Su Carrasegare’, che sprigionerà, da sabato 12 febbraio a domenica 13 marzo, le sue intense suggestioni in 41 comuni sardi, uniti nel brand dell’Isola che danza, campagna istituzionale della Regione che, per la prima volta, abbraccia simbolicamente tutte le iniziative dell’altra stagione. Ogni territorio lo celebrerà con le sue vocazioni e specificità, ma guidato dalla regia regionale.
Trentatrè comuni festeggeranno con maschere tradizionali (‘Mascheras de su connottu’); cinque comuni con celebrazioni che sono interpretazione di un elemento fondamentale del mondo agropastorale, cioè il cavallo (‘su Carrasegare a caddu’): si tratta dei carnevali di Macomer, Borore, Sindìa, Santu Lussurgiu e la ‘Sartiglia’ di Oristano; tre, infine, sono i Carnevali allegorici e dai tratti fortemente ‘simbolici’ (‘Carrasegares alligros’), ossia quelli di Tempio, Bosa e Ovodda. Identità e passione, da Mamoiada a Ula Tirso, da Aidomaggiore a Oristano, tutti i territori uniti da sacro e profano, tradizione e fascino, forza e mistero e da prelibatezze locali: ‘fave e lardo’, ‘pistiddu’, ‘coccone’ e buon vino.
Nella foto: la presentazione della manifestazione ad Alghero
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