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A.B. 3 dicembre 2015
Un sistema per monitorare il ciclo dei rifiuti a Sassari
Il capoluogo turritano aderisce a Smartness in Waste Management, l´iniziativa di Ancitel con il Ministero dell´Ambiente. Coinvolti anche altri ventinove capoluoghi di provincia


SASSARI - C'è anche Sassari tra i trenta capoluoghi di provincia che adotteranno il nuovo sistema di monitoraggio che consente di valutare in tempo reale le performance ambientali ed economiche connesse al ciclo dei rifiuti. Il nuovo sistema è stato presentato ieri (mercoledì) a Roma all'Ancitel Energia e Ambiente, la società che opera per conto dell'Anci e di amministrazioni centrali e locali per promuovere l’innovazione e il coordinamento delle politiche ambientali ed energetiche sul territorio. Il sistema si chiama Smartness in Waste Management e viene considerato il primo open data ambientale in Italia. Si tratta (è stato spiegato) di uno «strumento fondamentale per lo sviluppo della circular economy che permetterà ai Comuni di promuovere interventi di riduzione e prevenzione della produzione dei rifiuti sul territorio e di comunicare ai cittadini, in maniera semplice e trasparente, le informazioni ambientali ed economiche relative alla raccolta differenziata e al riciclo». Il sistema di monitoraggio è frutto di un protocollo d’intesa firmato tra il Ministero dell’Ambiente e Ancitel Energia e Ambiente.

A rappresentare Sassari, nella sala conferenze del Ministero era presente l'assessore comunale alle Politiche ambientali Fabio Pinna. Assieme a lui, i rappresentanti degli altri venticinque Comuni che hanno aderito all'iniziativa, che punta a stimolare la circular economy nel segno della sostenibilità economica, ambientale e sociale: Alessandria, Aosta, Ascoli Piceno, Chieti, Cosenza, Crotone, Campobasso, La Spezia, Lecce, Lecco, Matera, Messina, Parma, Pavia, Perugia, Pescara, Pistoia, Prato, Ragusa, Taranto, Teramo, Terni, Trapani, Trieste e Vicenza. Altri quattro Comuni stanno formalizzando l'adesione. «Per noi si tratta di una sfida – ha detto il rappresentante della Giunta Sanna – e ci darà la possibilità di valutare, con frequenza mensile, le performance ambientali legate al ciclo dei rifiuti e quindi di adeguare, in base ai dati che vengono trasmessi, le scelte gestionali che faremo».

Il sistema Smartness in Waste Management, unico a livello europeo, si basa su tre indicatori: raccolta, emissioni ed economicità. Per ciascuno di questi (è stato detto alla presenza di Filippo Bernocchi, delegato Anci Energia e Rifiuti) il sistema mette a disposizione importanti informazioni: rifiuti prodotti chilogrammo/abitante, percentuale di raccolta differenziata e percentuale di avvio a riciclo per quanto concerne la raccolta; le tonnellate di Co2 equivalente prodotta, tonnellate Co2 equivalente evitata, bilancio delle emissioni e distanza media degli impianti di riciclaggio per quanto riguarda le emissioni; costo totale del processo euro/abitante, costo del trattamento euro/abitante. Swm è quindi un sistema che permetterà di ridurre i costi della raccolta differenziata e del riciclo in maniera considerevole, e consentirà nuove politiche di gestione attraverso l'accessibilità, la trasparenza e la tracciabilità dei dati. Tutte le informazioni potranno essere direttamente condivisibili sui social media con l’obbiettivo di rendere trasparenti i risultati verso i cittadini, che attraverso un’app potranno monitorare le performance del proprio Comune. Per l'occasione, Bernocchi ha consegnato allo staff del Ministero dell'Ambiente un pannello di controllo elettronico che consentirà di leggere i dati ambientali, di emissioni e di raccolta di tutti i comuni che hanno aderito all'iniziativa. L’obbiettivo di Ancitel è coinvolgere tutti i capoluoghi di provincia italiani entro i prossimi due anni per far diventare Smartness in Waste Management lo strumento di riferimento per il monitoraggio, lo scambio di informazioni e la valorizzazione dei rifiuti.
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