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A.B.
28 novembre 2015
L’Aida di Zeffirelli incanta il Comunale di Sassari
Convinti applausi del pubblico alla prima dell’opera egiziana di Verdi. Già sold out la replica in programma domani pomeriggio

SASSARI - Ci sono voluti quasi quarant’anni di attesa, ma al suo ritorno a Sassari, Aida di Giuseppe Verdi, in cartellone al Comunale nel quarto appuntamento della Stagione lirica 2015, ha riscosso un successo trionfale. In un teatro praticamente esaurito (la replica di domani pomeriggio è già sold out) il pubblico ha tributato grandi applausi a tutti i protagonisti, mostrando di apprezzare in particolare l’allestimento classico creato da Franco Zeffirelli, la cui regia è stata ripresa a Sassari da Stefano Trespidi. La vicenda della sfortunata Aida, che decide di condividere il destino fatale con l’eroe Radamès, è stata inquadrata dal maestro toscano nella sua atmosfera originale, tra piramidi e giganti statue degli dèi, con i tradizionali costumi egiziani.
Un grande classico, ideato per il piccolo teatro di Busseto nel 2001, che ha riscosso successi in tutte le oltre venti piazze che ha toccato in quindici anni. Sassari non ha fatto eccezione: fin dalla prima aria, Celeste Aida, i mille del Comunale hanno tributato ai cantanti numerosi applausi a scena aperta. Attenta e puntuale la direzione del giovane, ma già esperto Sergio Alapont, che ha guidato in una partitura faticosa ed intensa l’ottima orchestra dell’Ente concerti Marialisa de Carolis. E poi i protagonisti sul palcoscenico: ottima prova per l’Aida della romena Cellia Costea, che ha interpretato con la giusta sensibilità il contrasto interiore della schiava etiope, figlia del re, combattuta tra il sentimento per l’eroe nemico e l’amore di patria. Bravo anche Dario Di Vietri ad interpretare un Radamès volitivo e fiero, nella difesa della patria e nel sacrificio per l’amata Aida, quando, pur non sentendosi colpevole, accetta la condanna a morte dei sacerdoti. Silvia Beltrami ha dato vita ad una convincente Amneris, decisa a conquistare il suo eroe; Abramo Rosalen, nei panni di Ramfis, ha incarnato con la giusta severità il sommo sacerdote. Ottimo Ivan Inverardi, che ha conferito ad Amonasro, il re etiope catturato in battaglia e padre di Aida, la personalità necessaria, così come Victor Garcia Sierra, un solido Re egiziano. Apprezzate sono state le prove di Nèstor Losàn (il Messaggero) e Sara Rossini (la Sacerdotessa). In un’opera in cui viene spesso sollecitato, il Coro dell’Ente concerti Marialisa de Carolis, guidato da Antonio Costa, si è confermato all’altezza della situazione. Molto applauditi, infine, i ballerini Josè Perez e Melania Chionna, che hanno danzato sulle note del ballabile inserito da Verdi nella marcia trionfale, guidati nelle coreografie da Claudio Ronda. Il disegno luci era affidato a Lorenzo Caproli.
Aida sarà replicata domani pomeriggio, domenica 29 novembre, a partire dalle ore 16.30. Con quest’opera, si conclude la parte lirica della Stagione 2015, che aveva esordito con Elisabetta Regina d’Inghilterra di Gioachino Rossini (per la regia di Marco Spada) ed era proseguita con Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (diretta dal regista catalano Paco Azorìn). La Stagione lirica 2015, che ha visto inoltre l’introduzione del balletto (Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij del Balletto di Roma, per la regia di Mario Piazza) saluterà il pubblico con il concerto sinfonico, sabato 5 e domenica 6 dicembre: in programma ci sarà la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven.
Nella foto: un momento dell'opera verdiana
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