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A.B. 19 novembre 2015
Aree metropolitane: Segni bacchetta i consiglieri sassaresi
«State per dare un voto ingiusto e amaro; la presa in giro è troppo», ha dichiarato l´ex deputato, scatenando alcune reazioni nel mondo politico


SASSARI - «Se i consiglieri regionali eletti a Sassari non se la sentono di dire di no alla Giunta lo facciano, ma per favore ci risparmino le balle dicendo che esistono compensazioni e contrappesi allo schiaffo che il nord Sardegna sta per ricevere. Compensazioni non ne possono esistere perchè, una volta istituita l'Area metropolitana, le cose camminano da sole e la Regione non c'entra più nulla, perchè scrivere Unioni di comuni a valenza metropolitana, come è nella proposta della Giunta, è una locuzione senza significato e senza alcun effetto concreto. State per dare un voto ingiusto e amaro; la presa in giro è troppo». Questo il commento dell'ex deputato Mario Segni, postato sulla pagina del gruppo Facebook “Area metropolitana del nord Sardegna: Perchè no?”.

Una dichiarazione che ha scatenato alcune reazioni politiche, come quelle del sindaco di Castelsardo Franco Cuccureddu, che risponde a Segni dicendo che «sarà il caso di impegnarvi a convincere il gruppo consiliare dei Riformatori in Consiglio Regionale sulla legittimità della proposta di istituzione di due aree metropolitane. Ad occhio mi sembra il gruppo più Cagliaricentrista, almeno della minoranza. Ancora nessuna voce fra i consiglieri di quel gruppo si è levata per sostenere la necessità dell'area metropolitana anche a Sassari o per condannare il disegno della Giunta di accentrare risorse, servizi ed opportunità di Cagliari ed il suo hinterland».

Nel mondo politico nazionale, Mario Segni è sinonimo di lotta referendaria ed anche stavolta, l'idea inizia a volteggiare sull'Isola. Da una parte, c'è proprio Cuccureddu tra i più possibilisti: «servono 10mila firme, che noi stessi possiamo autenticare. Penso che la stessa mattina della pubblicazione sul Buras, raggiungeremo l'obiettivo firme. Io sono però più ottimista e non credo che Pigliaru voglia generare uno scontro fra Giunta Regionale, Comuni e territori che avrà effetti laceranti per anni, credo (più che altro spero) che cadano i veti e che sia Cagliari che Sassari siano riconosciute città metropolitane. Tanto più che né Cagliari né là Regione ci rimetterebbero nulla... anzi». Di segno opposto e decisamente tranciante il commento dell'assessore regionale degli Enti Locali Cristiano Erriu: «dopo aver cavalcato per anni la tigre referendaria contro le province, con geometrica coerenza, c'è chi preannuncia un nuovo referendum per rimettercele. Sic transit gloria mundi».



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