ALGHERO - Il Comune di Alghero, insieme ad altri 75 comuni in Sardegna, è alle prese con le rendicontazioni dell'annualità 2012 (quello in corso di esecuzione) sulle linee d'intervento per l'erogazione dei fondi regionali sulle estreme povertà. Soldi che devono necessariamente essere rendicontati (quindi versati) entro il 30 novembre di quest’anno se si vuole ottenere l’autorizzazione dalla Regione ad utilizzare le risorse per le annualità successive. Per il 2013 la Regione metterà a disposizione solo 88.000 euro, la differenza dovrà essere recuperata dai comuni sulla quota di esenzione Irap. E certo che quella dei contributi per le linee uno, due e tre sono delle priorità per centinaia di algheresi senza un’occupazione, casa o reddito.

Il numero delle domande aumenta per la concessione di sussidi per l’accertata povertà, di tributi per l’abbattimento dei costi dei servizi essenziali, e ancora di sussidi per lo svolgimento del Servizio Civico Comunale. Nel primo caso si tratta di contributi di circa 250 euro per sei mesi; nel secondo di interventi a sostegno di spese di locazione e utenze; nel terzo di lavori saltuari a dipendenze del Comune per qualche mese (nell’ultimo bando 4 mesi a 1000 euro).

I dati riportano i risultati di una crisi crescente ma anche di una burocrazia farraginosa. «Ad Alghero su 309 domande ammesse alla graduatoria, solo 124 siano risultate beneficiarie, mentre altre 151 sono state escluse per mancanza di requisiti» aveva denunciato a marzo di quest’anno il gruppo consiliare Ncd [LEGGI]. Negli uffici di viale Della Resistenza si lavora ma le risorse umane sono quelle che sono. A fronte di tre amministrativi fissi, sono otto gli interinali chiamati “a singhiozzo” e su cui il sindaco Mario Bruno aveva annunciato di voler intervenire a inizio mandato.