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Sassari NewsnotiziealgheroPoliticaOpere › Depuratore, mea culpa degli enti. Scarichi e riutilizzo, si cambia
Red 5 settembre 2015
Depuratore, mea culpa degli enti
Scarichi e riutilizzo, si cambia
«Un’estate così non può più ripetersi» ha precisato il Primo cittadino chiedendo il massimo dell’impegno e celerità a tutti i livelli. Sette ore di conferenza di servizi ad Alghero sul sistema depurativo


ALGHERO – «Niente più sarà come prima». A iniziare dal controllo di gestione degli impianti, al coordinamento delle informazioni tra enti, per finire con una totale revisione degli scarichi oggi autorizzati al San Marco. E’ quanto chiaramente emerso ieri mattina a Sant’Anna, dove il sindaco Mario Bruno ha presieduto la conferenza di servizi alla quale hanno preso parte tutti i vertici degli enti coinvolti, anche in passato e a vario titolo, nei processi di progettazione, autorizzazione, gestione e verifica dell’impianto di depurazione cittadino. «Un’estate così non può più ripetersi» ha precisato il Primo cittadino chiedendo il massimo dell’impegno e celerità a tutti i livelli, per far fronte alle non nuove emergenze verificatesi sul fronte ambientale ad Alghero, e annunciando per i prossimi giorni l’interessamento diretto del Presidente, Francesco Pigliaru.

Alla presenza dei responsabili del Distretto Idrografico della Regione Sardegna, Arpas, Consorzio di Bonifica della Nurra, Abbanoa, Provincia di Sassari e assessorati ai Lavori Pubblici e Ambiente, s’insedia così il tavolo permanente col principale obiettivo d’individuare nell’immediato le alternative percorribili all’attuale scarico sul rio Filibertu, contribuire così a migliorare la qualità delle acque della laguna del Calich ed avviare un processo che possa mitigare, nel medio periodo, il fenomeno della marea gialla sul litorale. «Ormai è chiaro – ha ripetuto Mario Bruno – occorre evitare di continuare a scaricare sul Calich, perché così facendo ammazziamo l’economia turistica della più importante città della Sardegna». C’è, infatti, una rinnovata consapevolezza di aver compiuto troppe leggerezze nell’individuazione della zona dove insediare l’impianto di San Marco, alla luce anche delle numerose criticità che hanno impedito dal 2011 ad oggi la possibilità del riutilizzo di parte dei reflui in agricoltura. Andrà in quest’ottica l’impegno dell’ing. Silvano (Distretto Idrografico) e l’ing. Moritto (Consorzio Bonifica Nurra) nel proporre alla Regione la rivisitazione e modifica del quadro normativo di gestione e riutilizzo delle acque reflue, rivalutando interamente, in virtù soprattutto delle criticità strutturali, e non solo, che ne hanno impedito fino ad oggi il rispetto, il Piano di Gestione.

Riutilizzo - precisa la nota di Sant'Anna - che non potrà avvenire se non in presenza della più totale sicurezza e nel pieno rispetto della normativa che indica chiaramente precise prescrizioni in merito alla miscelazione. Conferenza che sarà aggiornata già la prossima settimana per individuare il nucleo di coordinamento, valutare le prime scelte ipotizzate e concordare il fitto crono-programma di opere da attuare e condividere con l’assessorato regionale all’Ambiente e ai Lavori Pubblici. Parallelamente proseguono senza sosta tutti gli interventi già programmati sulla rete idrico-fognaria cittadina: attivazione e svuotamento dei quattro vasconi, verifiche a tutto campo sull’effettivo buon funzionamento dei sistemi di collettamento di acque bianche, controlli a tappeto per intercettare eventuali scarichi abusivi non censiti e ispezioni sul canalone.



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