«Rinnovo i miei auguri al sindaco di Sassari Nicola Sanna perché, la sua città, possa ritrovare la via della serenità anche grazie e attraverso il fenomeno Dinamo», dichiara il sindaco Antonio Brundu
USINI - Maxi schermi nei locali pubblici di Usini, qualche carosello a fine partita e poi la partenza di tanti tifosi usinesi verso Piazzale Segni, per una festa che va oltre la città di Sassari. «La vittoria della Dinamo è il riscatto del nostro capoluogo e di tutto il suo hinterland - ha commentato il sindaco di Usini Antonio Brundu - oltre che essere, naturalmente, patrimonio dell’intera Sardegna».
La festa storica per il traguardo raggiunto, quello dello scudetto, deve necessariamente accompagnarsi con una riflessione doverosa anche da parte delle istituzioni del territorio che, con la soppressione delle Province, dovrà ormai ragionare in un’ottica di collaborazione e rapporto costante. «Per un intero nord Sardegna martoriato da crisi e difficoltà - ha aggiunto il primo cittadino usinese - questo scudetto può essere un contributo per restituire fiducia al nostro tessuto sociale. Le nostre piazze, ultimamente, si sono riempite spesso delle bandiere sindacali e della disperazione di tanti papà e mamme senza lavoro. La Dinamo Banco di Sardegna ha riportato in piazza il sorriso».
Le problematiche sono certamente ben altre, ma un traguardo così importante non può e non deve essere fine a se stesso. «A nome della comunità di Usini, con queste poche righe, formulo i miei auguri al presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara, al mister Meo Sacchetti, ai neocampioni d’Italia e a tutto lo staff che ha lavorato per questo risultato. Come ente locale dell’Area vasta sassarese, rinnovo i miei auguri al sindaco di Sassari Nicola Sanna perché, la sua città, possa ritrovare la via della serenità anche grazie e attraverso il fenomeno Dinamo», conclude Antonio Brundu.
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