Basta allagamenti a Pirri: presentati gli interventi che renderanno la municipalità braccio destro di Cagliari finalmente sicura. Grande la soddisfazione del Sindaco Zedda, Assessore Coni e presidenti delle commissioni consiliari Marcello e Secchi. «Dopo anni di abbandono un’Amministrazione che ci ascolta» parla Luisella Ghiani
CAGLIARI – Presentati questa mattina in conferenza stampa in Municipio gli interventi contro gli allagamenti, contenuti all’interno del Piano di Assetto Idrogeologico del Comune di Cagliari, che riguardano la zona di Pirri.
Le cause di questi allagamenti sono da ricercare nella particolare conformazione del territorio e nell'urbanizzazione dell’area che, in particolar modo nella zona del centro storico e nelle zone limitrofe, ha coperto e/o deviato i canali naturali di deflusso delle acque. Insomma un territorio difficile su cui è stato costruito molto senza un’adeguata pianificazione.
I risultati purtroppo si vedono: sempre di più infatti negli ultimi anni le piogge hanno causato allagamenti e grossissimi danni, tra i più terribili a riguardo le annate 2002, 2005, 2006 e 2008. Le aree maggiormente colpite dagli allagamenti sono state la zona di via Balilla, la zona di Piazza Italia e via Ampere e la zona tra via Italia e il centro commerciale localizzato tra via Dolianova e via Mara.
Presenti alla conferenza stampa di questa mattina il Sindaco Massimo Zedda, l’Assessore Mauro Coni, il presidente della commissione Servizi Tecnologici Fabrizio Marcello e la presidente della Municipalità di Pirri Luisella Ghiani. Due i milioni di euro stanziati per due punti di criticità che sono alla base degli allagamenti degli ultimi anni. Il primo riguarda via Italia dove il collettore delle acque C38 - che porta da via Italia alla zona di via Dolianova, via Sinnai e via Settimo - crea un effetto diga all'altezza di via Donori lasciando uno spazio troppo stretto per il deflusso delle acque, che viene così rallentato. La sua deviazione permetterà il superamento del problema. Un ulteriore beneficio per tutta l'area sarà dato dal collegamento diretto del collettore 70 (che riceve le acque provenienti da Barracca Manna e dalla zona del Brotzu) con il canale di Terramaini.
«Stiamo finalmente facendo qualcosa di concreto per aiutare la popolazione di Pirri – ha specificato Zedda – che ha risentito tantissimo di questa situazione. Per la prima volta i lavori interesseranno anche i sottoservizi e quindi la separazione delle acque nere e di quelle bianche, cosa che si sta facendo anche nei cantieri aperti a Cagliari. L’allagamento dello scorso fine settimana al Poetto è dipeso proprio da questa mancata separazione: all’altezza dell’Ospedale Marino, dove i lavori sono finiti, l’acqua infatti non ha ristagnato. A Marina Piccola, dove sono ancora da iniziare, invece si. A Pirri in casi come questi – prosegue il primo cittadino – c’è l’aggravante del fatto che, per la conformazione del terreno, le acque non ristagnano ma si trasformano in veri e propri fiumi in piena».
La separazione delle acque nere e bianche perciò è indispensabile, spiega Zedda che continua specificando che l’obiettivo futuro è quello di depurare e trattare le acque bianche grazie al depuratore di Is Arenas in modo tale da evitare gli sprechi e utilizzare così il prezioso bene per il verde pubblico.
Da parte di Luisella Ghiani, presidente Municipalità di Pirri, massima soddisfazione: «Dopo anni di sofferenze e abbandono abbiamo trovato un’Amministrazione che ha preso a cuore i nostri problemi e ci ascolta. Non solo verranno fatti i lavori: la cosa più importante è che non sono interventi spot ma all’interno di ampi progetti che mirano, se non a risolvere, a migliorare di molto la nostra situazione e a farci vivere la stagione piovosa in sicurezza».
I lavori partiranno alla fine dell'anno scolastico, per non interferire troppo con il traffico cittadino, e hanno una durata prevista di 90 giorni. «Oltre 40 milioni di euro a disposizione di cui 29 milioni sono stati resi disponibili da una delibera del Governo – spiega l’Assessore Coni – che li destinava alle città a rischio idrogeologico e tra queste è stata individuata Cagliari».
Ma i progetti sono contenuti all’interno del Piano Particolareggiato del Centro Storico che a breve dovrà essere discusso in aula. A questo proposito Ferdinando Secchi di Sardegna Pulita, presente alla conferenza, con una nota polemica aggiunge per
Cagliarioggi.it: «Tutte le energie profuse per il reperimento fondi e le progettualità rischiano di andare in fumo se non si approva in tempi rapidi il bilancio attualmente bloccato da migliaia di emendamenti nemmeno discutibili (perché senza copertura finanziaria)». Secchi aggiunge: «In veste di Presidente della Commissione del personale voglio ringraziare gli uffici che stanno facendo uno sforzo immane per ottenere progetti cantierabili in pochissimo tempo per garantire a Pirri una situazione più sicura dal punto di vista idrogeologico».
Nella foto la conferenza stampa di questa mattina
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