Trenta Comuni contrari al gestore unico chiedono la riapertura alla gestione diretta dell´acqua
CAGLIARI – E' stato firmato martedì mattina, l'atto costitutivo del “Gestioni autonome servizio idrico”. La riunione si è tenuta a Cagliari ed ha visto la partecipazione di trenta sindaci sardi, in rappresentanza di altrettanti Comuni, che dicono no al gestore unico dell'acqua.
Di fatto, i rappresentanti politici vogliono un intervento legislativo che consenta le gestioni dirette (situazione consentita dalla legge nazionale), al contrario di quanto presente nella legge regionale approvata, che istituisce l'ente di governo dell'ambito unito territoriale nell'Isola. Tra i vantaggi, un costo inferiore per i cittadini ed un intervento sui malfunzionamenti idrici inferiori alle 24ore. Non si esclude un ricorso al Tar da parte del “Gasi”.
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