Palazzo a rischio crollo in viale Trieste: il sindaco Zedda ribadisce la necessità e l’urgenza dei lavori. Questa mattina i tecnici del Comune e gli ingegneri incaricati dal condominio hanno effettuato il sopralluogo da cui è emersa la necessità di ulteriori interventi
CAGLIARI – «Meglio chiudere due strade che rischiare una strage» con queste dure ma chiare parole il Sindaco Zedda ha aperto il suo intervento martedì sera in consiglio comunale riguardo i problemi insorti a causa del palazzo ritenuto a rischio crollo in viale Trieste. Lo stabile necessita evidentemente di interventi urgenti per impedire lo schiacciamento strutturale per la presenza di elementi ossidati e pilastri con staffe rotte e lesioni verticali che mettono a rischio staticità l’intera struttura dell’edificio.
Per quasi un’ora il primo cittadino ha discusso della questione partendo dall’inizio, da quel 24 di luglio scorso quando il Comune chiedeva all'amministratore del condominio la messa in sicurezza dell'edificio che presentava criticità dal punto di vista statico. Un’altra ordinanza di sgombero è stata firmata il 4 di febbraio in seguito ad una perizia tecnica del CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) nominato dall'autorità giudiziaria e alle verifiche effettuate dai Vigili del Fuoco. Da venerdì scorso il palazzo è stato fatto evacuare dei suoi 76 abitanti e le strade limitrofe, peraltro centralissime e nevralgiche rispetto al traffico cittadino, sono state chiuse.
Nella giornata di oggi (mercoledì) i tecnici del Comune e gli ingegneri incaricati dal condominio hanno effettuato il sopralluogo per verificare se i lavori di sicurezza del palazzo sgomberato siano stati fatti a regola d’arte. Dal controllo è emersa la necessità di svolgere ulteriori lavori di messa in sicurezza affinché via Roma e viale Trieste possano essere riaperte. L'amministrazione resta in attesa di questo ulteriore intervento da parte dei privati. Diverso il discorso, invece, per il rientro nelle abitazioni dei condomini. Ulteriori lavori da parte dei proprietari dovranno essere fatti nei prossimi giorni per mettere in sicurezza gli appartamenti prima della riapertura dello stabile.
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