Un percorso travagliato quello del servizio dei parcheggi a pagamento in città. L´ultima novità è il sub affidamento stagionale ad una cooperativa
ALGHERO – La gestione dei parcheggi è una delle numerose questioni spinose che l’amministrazione comunale guidata dal neo sindaco Mario Bruno ha ereditato dal passato, recente in questo caso. A “ricordarglielo” in Aula nell’ultima seduta del Consiglio comunale è Maria Grazia Salaris, capogruppo del Nuovo Centro-Destra e rivale di Bruno fino al ballottaggio di due mesi fa’. La mozione presentata dall’esponente dell’opposizione è in parte superata dagli eventi ma il dispositivo mette in evidenza alcune tappe di un percorso accidentato rispetto ad un servizio che nell’ultimo anno ha perso introiti, posti di lavoro e affidabilità.
La storia. Tutto è iniziato nel settembre 2013 con la Giunta Lubrano che ha scelto di internalizzare la gestione degli stalli a pagamento, fino ad allora gestiti da una cooperativa che aveva in busta paga 36 addetti alla sosta. Scelta miope secondo la Salaris, anche troppo diplomatica rispetto ad una decisione che raggiunse il doppio nefasto intento di spedire a casa i "parcheggini" e di iniziare una vacatio di vari mesi (parcheggi liberi per tutti). Chi lascia la strada vecchia per quella nuova sa quel che lascia non sa quel che trova. E’ seguito l’arrivo degli «avveniristici» gratta & sosta come li ha definiti Piras per cui si sono contati i giorni (e le ore) per l’esaurimento scorte che è arrivato con buona pace di tutti ad aprile 2014, spianando la strada ai parchimetri, già conosciuti da almeno un decennio in Italia e nel mondo.
Nel frattempo il servizio era passato da febbraio di quest'anno alla società partecipata Alghero In House, che secondo il nuovo piano industriale si è ritrovata a gestire tra le altre cose, la pulizia delle spiagge, le manutenzioni e persino il cimitero. Inutile dire che la riorganizzazione non è stata pacifica (seppur con la buona volontà di tutti, dall’amministratore unico Maltoni ai dipendenti) tra un operaio da 10 o 15 anni che si è ritrovato necroforo e una usciera che si è trasformata in addetta alla sosta. Arrivando ai giorni nostri, c’è il passaggio di consegne dal commissario al nuovo sindaco che dal suo esordio si è trovato a dover gestire una patata bollente: la pubblica selezione per la formazione di una graduatoria da 22 addetti alla sosta per il periodo estivo (indetta dal predecessore) “bacchettata” dai revisori dei conti del Comune, socio e cliente unico della partecipata, in quanto l'assunzione diretta rappresenta un rischio sui vincoli del Patto di Stabilità.
Per questo in una corsa contro il tempo (si era già alla prima settimana di luglio) l'unica via di uscita emersa negli incontri a sant’Anna tra revisori, amministratore In House e dirigente, è stata quella di ricorrere ad una nuova cooperativa (di tipo B) per il sub affidamento stagionale, con un budget di 98mila euro (dal quale verrà decurata la quota del primo periodo non ancora operativo). Così nel frattempo sono stati assunti 14 addetti che riusciranno come potranno a coprire il servizio. Il sindaco ha assicurato che è in ballo la prospettiva stessa della partecipata che ha affidato da qualche settimana a Luigi Ceravola: 62 dipendenti, contratto di servizio e piano industriale. La bella notizia ha annunciato il primo cittadino ai consiglieri è che da Cagliari arriverà un finanziamento di 752mila euro per il 2014. Speriamo non sia l’ultima.
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