Nei giorni scorsi il coro di proteste si è alzato unanime da parte del presidente della provincia e i sindaci del territorio, Alessandro Bianchi in testa
NUORO - A Nuoro è i atto una sollevazioen popolare contro la paventata chiusura della Motorizazzione. Oggi è previsto un incontro organizzato dalla Confartigianato e nei giorni scorsi il coro di proteste si è alzato unanime da parte del presidente della provincia e i sindaci del territorio, Alessandro Bianchi in testa. Nel documento indirizzato al ministro Lupi e e al presidente della Regione Pigliaru, gli amministratori locali «esprimono la loro forte preoccupazione per la situazione di grave disagio dell’Ufficio Motorizzazione Civile di Nuoro, da tempo al centro di un processo di forte ridimensionamento che appare come il preludio di una sua chiusura definitiva».
E lamentano di come «le diverse segnalazioni di amministratori e sindacati, compresa la lettera inviata al Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi nell’aprile scorso rimasta inascoltata, non hanno sortito alcun intervento da parte del Governo». Nel frattempo le cose sono andate peggiorando con la direzione generale territoriale Centro–Nord e Sardegna - Ufficio Motorizzazione Civile di Nuoro” «che ha sospeso il turno degli esami presso le sedi private e ha annullato le sedute di guida già programmate presso Nuoro e presso le sedi esterne a partire dal primo luglio, a seguito del periodo di assenza per malattia degli unici due esaminatori abilitati all’effettuazione degli esami».
«Siamo di fronte all’ennesimo taglio - dicono - di un servizio importante per tutto il territorio, che segue quelli già effettuati in altri importante settori pubblici. Gli amministratori del Nuorese non possono accettare di vedere i propri cittadini privati di servizi essenziali che, tra l’altro, caratterizzano fortemente la nostra economia. È chiaro quindi che i disagi di oggi vengono da una progressiva volontà di smantellare i presidi pubblici che, negli anni, hanno garantito occupazione al territorio: l’organico complessivo della motorizzazione di Nuoro è passato dalle 26 unità del 2006 alle 9 attuali, di cui due in procinto di essere collocate in quiescenza».
I sindaci auspicano «un intervento immediato per garantire il corretto svolgimento degli esami nei mesi estivi», ma denunciano «l’evidente volontà di arrivare ad una chiusura della motorizzazione del Centro–Sardegna». Per questi motivi chiedono «al Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi un incontro urgente utile a far chiarezza sulle reali intenzioni del Governo in merito al presente e al futuro della Motorizzazione Civile di Nuoro».
Nella foto: il sindaco Alessandro Bianchi
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