Con la deposizione di una corona al monumento ai Caduti e l’osservanza di un minuto di raccoglimento, sono cominciati stamane a Herat i festeggiamenti del 2 giugno, 68° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana
HERAT - Festa del 2 giugno, con deposizione di una corona ai Caduti, nella base di Herat in Afghanistan. A render omaggio all'Italia anche la banda dell'esercito afghano che ha intonato Dimonios, il celebre inno della Brigata, unità su cui si basa il contingente Isaf.
Tutti schierati davanti alla bandiera di guerra del 152/o Reggimento Sassari. Parole di fedeltà alla nazione da parte del gen. Manlio Scopigno: «con il tradizionale rito dell’alzabandiera - ha commentato il generale Scopigno - ogni giorno i militari italiani rinnovano idealmente il proprio giuramento di fedeltà alla Patria e alla sua costituzione. Questo spiega il senso del nostro impegno e del nostro servizio nei più svariati scenari operativi: l’essere imprescindibile strumento di sicurezza e di stabilità internazionale in tante tormentate regioni del mondo ancora caratterizzate da forme differenziate di violenza e di conflittualità».
Durante la cerimonia, alla quale hanno preso parte il governatore della provincia di Herat Sayed Fazullah Wahidi, il procuratore capo Maria Bashir, i principali esponenti delle forze di sicurezza afghane e i rappresentanti delle Forze Armate dei paesi alleati, è stata data lettura dei messaggi augurali del Capo dello Stato e dei più alti vertici della Difesa mentre il cappellano militare del contingente, padre Mariano Asunis, ha recitato la “Preghiera per la Patria”.
Nella foto: un momento della celebrazione
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