L’Istituto GeNa, in Via Valle Gardona 1,ospita lo per spazi aperti, con grandi macchine teatrali, sulla concretezza dei sogni e le illusioni della tecnica presentato dal Theatre en Vol
SASSARI - Domenica 1 giugno, alle ore 18, l’Istituto GeNa, in Via Valle Gardona 1, a Sassari, ospita “Lassù le ali non hanno ruggine”, spettacolo per spazi aperti, con grandi macchine teatrali, sulla concretezza dei sogni e le illusioni della tecnica presentato dal “Theatre en Vol”.
Questa volta, lo spettacolo, che tratta il tema del desiderio di volare con le proprie forze, metafora della ricerca della libertà, viene presentato in un contesto particolare, cioè quello dell’Opera Gesù Nazareno (istituto che lavora da sempre con persone diversamente abili). L’intento della manifestazione è di unire il pubblico cosiddetto normodotato a quello diversamente abile, per assistere insieme ad uno spettacolo che coinvolge le spettatrici e gli spettatori in maniera diretta, per condividere l’esperienza di uno spettacolo interattivo, incontrandosi in un modo inconsueto e conoscendosi per quello che siamo: spettatori con il loro vissuto, il loro immaginario, che insieme godono di una rappresentazione teatrale. Con questa iniziativa, si vuole iniziare un percorso di condivisione e di coabitazione di spazi, che di solito sono riservati prevalentemente ad un pubblico di intimi. In tempi in cui parliamo di convivenza, di conoscenza, di rispetto reciproco, di solidarietà è necessario realizzare momenti in cui è possibile vivere questi principi concretamente. Solo attraverso passi che portano a conoscerci aldilà delle differenze di abilità, di età, di ceto sociale, di genere, di cultura e di provenienza possiamo iniziare a costruire un modo diverso ed inclusivo di vivere la città.
Lassù le ali non hanno ruggine è uno spettacolo per tutte le età, che possiede già tutti gli elementi della poetica della compagnia: le geniali macchine sceniche di Puccio Savioli ed un intenso, semplice e trasognato lirismo. In scena, la melanconica signorina Radomski introduce gli spettatori alla conoscenza del Maestro Rotella e del suo mondo immaginario popolato da bizzarre macchine volanti: il “Policiclo”, il “Ferricottero”, il “Suonolucisauro”, “Sensazione di volo”, “Aggiavulà”. Attorno a queste macchine, metafore del desiderio di volare, scopriamo le storie di due personaggi, uniti per sempre dal desiderio di dare concretezza ai sogni.
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