SASSARI - Non è mai troppo presto per interessarsi al mondo della politica. Lo sa bene Massimo Rizzu, 18 anni, sassarese, che ha deciso di candidarsi come consigliere comunale alle prossime elezioni. Non un passo avventato ma una scelta ponderata frutto di un percorso approfondito. Una passione nata 9 anni fa, quella della politica, e maturata nel tempo con diverse esperienze. «L'idea di candidarmi nasce per dare voce ai giovani, la maggior parte di loro non è interessata alla politica» spiega Rizzu, che dirige il comitato provinciale giovanile di Insieme per le autonomie. «Posso capire il loro punto di vista ma penso sia fondamentale conoscere il funzionamento dell'amministrazione».

Oltre ad avere compiuto la maggiore età, a motivare la sua candidatura è stato «il senso civico. Mi è sempre piaciuto stare a contatto le persone, capire quali problemi ci siano e come affrontarli» continua Rizzu, che ha sospeso temporaneamente gli studi all'Istituto Geometri, ma non l'attività politica a cui dedica ogni giorno anima e cuore. Una passione che parte dal basso ascoltando le persone e impegnandosi in prima persona. Come quando per una strada priva di illuminazione pubblica e di pavimentazione stradale, dopo avere ascoltato i residenti, si era rivolto al sindaco e all'assessore competente per trovare una soluzione. Un impegno che deve essere costante sopratutto, spiega Rizzu, nei confronti delle fasce più deboli.

Ancora presto per parlare di programma ma sono già stati definiti alcuni punti tra cui la sicurezza e la manutenzione delle strade. Già on line la pagina Facebook “Sosteniamo Massimo Rizzu alle elezioni amministrative di Sassari” dove sono in crescita i sostenitori. Cosa dicono gli amici della tua candidatura? «Sto riscontrando molti pareri positivi, dagli amici me lo aspettavo ma in questo anno e mezzo che mi sono dedicato alla città ho riscontrato che anche altre persone sono felici della mia candidatura. È una bella sfida, sono positivo. Ci stiamo attivando per creare gruppi di lavoro per definire i prossimi passi».