Tra gli obbiettivi del neo eletto in consiglio regionale Gaetano Ledda, la risoluzione dell numerose vertenze del Nord Sardegna
SASSARI - Dai banchi del consiglio provinciale alla Regione. Gaetano Ledda, assessore alla Valorizzazione e gestione del patrimonio e all’Edilizia scolastica a Palazzo Sciuti e neo eletto alle elezioni del 16 febbraio, si concentra sui punti principali da affrontare nella prossima legislatura. Scuola, sanità, agricoltura e una nuova considerazione delle zone interne, sono solo alcuni dei punti su cui concentrarsi. Obbiettivi da raggiungere per risolvere le numerose istanze che nel corso degli anni sono rimaste in sospeso e su cui si attendono nuovi sviluppi.
«Nella legislatura precedente non è stata data voce alle zone interne» spiega Ledda. «Sembra quasi che non siano esistite o che ci sia ricordati di esse solo nei momenti in cui era utile. Bisogna ridare voce a questa parte del territorio». In che modo? «Facendo consocere da vicino quali sono i problemi. E' proprio questo che è mancato negli anni da parte della Regione. Una lontananza che adesso non è più accettabile». Un distacco che ha creato un appesantimento ulteriore della situazione di crisi nel nord ovest Sardegna. E anche per questo motivo secondo Ledda gli enti provinciali rappresentano organi utili «perché sono più vicini ai diversi territori. Credo che le province debbano restare in vita, magari limitando i numeri anche interni, ma non è giusto sopprimerle».
Altri punti su cui verterà l'impegno di Ledda riguardano il settore ippico, l'edilizia scolastica e la scuola «da considerare con tutte le figure che operano al suo interno. È necessario prestare molta attenzione a questi settori così come ai problemi generati da una burocrazia eccessivamente lunga e quindi dannosa per le imprese. Bisogna cambiare modo di operare per dare respiro alle aziende in difficoltà che non possono attendere gli infiniti tempi burocratici».
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