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M.C. 19 dicembre 2013
Segno più per la differenziata a Sassari
Raggiunta la soglia del 43 per cento per la raccolta differenziata a Sassari. Tra gli obbiettivi da raggiungere la realizzazione del nuovo impianto di compostaggio


SASSARI - Bilancio positivo ma ancora qualche aspetto da migliorare sulla gestione dei rifiuti. Ieri mattina l'assessore comunale all'Ambiente Monica Spanedda ha esposto i risultati sulla raccolta differenziata alla commissione Ambiente presieduta da Giampaolo Manunta. Dati che attestano un miglioramento della percentuale di raccolta differenziata passata dal 31 per cento del 2010 al 43 per cento attuale. Tre gli obbiettivi principali da raggiungere: il primo riguarda la qualità della raccolta per la quale si è passati da un contributo di vendita di rifiuti valorizzabili pari a 300 mila euro nel 2012 fino a 570 mila nel 2013, quasi il doppio. «A ottobre abbiamo perso i 50 mila euro di contributi per la plastica raccolta ma questo mese invece saranno disponibili» ha detto l'assessore. A seguire i servizi per il cittadino, dove anche in questo caso ci sono state migliorie con i nuovi raccoglitori Raee e il potenziamento della raccolta di oli esausti.

Per quanto riguarda il "porta a porta" vengono servite 5400 utenze ma non tutte si sono adeguate al servizio tanto che l'amministrazione sta puntando sull'informatizzazione per capire quali di queste utilizzano i cassonetti. Segno più anche per le 3500 compostiere consegnate e la richiesta di queste anche da parte delle scuole. «Il decoro urbano è migliorato con i servizi del taglio erba, pulizia dell'asfalto e il potenziamento dei bagni chimici nelle manifestazioni. Se ci fossero criticità bisogna segnalarle» continua Spanedda. «Migliorati i servizi di pulizia nelle spiagge dove sono state installate anche passerelle per i disabili».

Le criticità comunque non mancano, come il problema del trattamento dell'umido per il quale il Comune sta costruendo il suo impianto di compostaggio a Scala Erre. Ma le opere di realizzazione sono bloccate a causa del patto di stabilità; per l'ultima trance di lavori servono 400 mila euro che sarebbero già nelle casse comunali. Nell'attesa i camion sono diretti a Villacidro ma si tratta di un'opzione che costa 150 mila euro all'anno. Non mancano neanche le idee per migliorare i servizi: «Sicuramente c'è stato un miglioramento» esordisce il consigliere Giampaolo Mameli. «Una delle criticità maggiori è la qualità dell'umido perché ancora molti cittadini hanno difficoltà a capire quali buste usare. Ci vorrebbe uno sforzo dell'amministrazione per acquistare le buste adatte e fornirle ai cittadini. Ci vuole anche più attenzione agli uffici pubblici dove in alcuni casi la raccolta differenziata non viene effettuata» continua Mameli. «Sarebbe anche utile avviare una campagna del riuso dei materiali ingombranti: in molte città ci sono centri di raccolta dove questi vengono aggiustati e distribuiti alla fascia di popolazione in difficoltà».
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