SASSARI - Una vera e propria mobilitazione cittadina quella che ha organizzato a Sassari, nei locali dell’Ex-Questura in via angioy un imponente raccolta di viveri e beni di prima necessità per aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione. La catena di solidarietà è nata per iniziativa di alcuni cittadini che hanno chiesto collaborazione all’Ex-Q per creare un punto di raccolta e smistamento degli aiuti nei locali del centro culturale, uno spazio disponibile al centro della città e gestito dai volontari dall’omonima associazione culturale. In poco tempo la voce ha corso su internet, nei social network e su facebook , grazie al volantinaggio tempestivo realizzato dagli artisti dell’Ex-Q e attraverso il passaparola, così per tutto il pomeriggio l’edificio ha accolto centinaia di persone, provenienti anche dai paesi limitrofi della provincia come Alghero e Cargeghe, che hanno portato generi alimentari, vestiario per adulti e bambini, giocattoli, coperte e biancheria.

Fino a tarda notte volontari, cittadini, giovani hanno lavorato per smistare gli aiuti e preparare le centinaia di scatole affinché fossero pronte per il trasporto verso le zone colpite, in particolare verso Olbia, con cui il gruppo che ha coordinato la raccolta di aiuti è costantemente in contatto telefonico con chi sta organizzando i centri di accoglienza per gli sfollati. Ma la mobilitazione solidale della città non si è fermata alla raccolta di beni di prima necessità, infatti nel pomeriggio è arrivata la notizia che alcune ditte private di trasporti hanno messo a disposizione dei tir autoarticolati per il carico delle scatole e il trasporto fino a Olbia, insieme a numerosi furgoni di privati cittadini che a partire da mercoledì inizieranno a caricare i viveri.

Da questa mattina infatti, in coordinamento con i vigili urbani di Sassari che gestiranno il traffico in via angioy, tutti gli aiuti raccolti verranno trasportati dai tir che partiranno in diverse ore della giornata verso la Gallura. Per chi volesse aiutare nel carico e nello smistamento o portare ancora beni di prima necessità il centro Ex-Q è aperto dalle 10 alle 22. L’iniziativa di solidarietà rappresenta un importante segnale per la città di Sassari, che si è mobilitata tempestivamente per aiutare le comunità vittime dell’alluvione organizzando un azione cittadina di partecipazione e riappropriandosi di un bene comune, come l’edificio dell’Ex-Questura - prima dell’occupazione abbandonato - che è diventato, insieme ad altri punti dislocati in città, uno dei principali centri di raccolta degli aiuti in favore delle popolazioni colpite dall’alluvione.