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Sassari NewsnotiziesassariCronacaEconomia › Sassari contro la legge di stabilità. Parlano i segretari sindacali
Michele Cocchiarella 15 novembre 2013 video
Sassari contro la legge di stabilità
Parlano i segretari sindacali
Manifestazione questa mattina in piazza d´Italia per protestare contro la legge di stabilità. Nel video i segretari generali delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil del territorio


SASSARI - «Non solo la finanziaria non è adeguata ma non dà neanche risposte ai problemi nodali per quanto riguarda lo sviluppo»: sono le parole del segretario generale della Cgil di Sassari, Antonio Rudas, durante la manifestazione che si è svolta questa mattina in piazza d'Italia. Come in altre città della penisola, il bersaglio dei sindacati Cgil, Cisl e Uil è stata la legge di stabilità su cui gli stessi sollecitano modifiche. Nella giornata di mobilitazione, che ha coinvolto con uno sciopero di quattro ore diverse categorie lavorative in tutta l'isola, i segretari generali del territorio hanno incontrato il prefetto per discutere di diverse problematiche e vertenze ancora aperte.

L'occupazione e la necessità di uno sviluppo sono i primi punti da affrontare secondo Antonio Rudas, Cgil, Gavino Carta, Cisl e Giuseppe Macciocu, Uil. Per i tre rappresentanti la legge di stabilità è una manovra sbagliata per diversi motivi tra cui l'ennesimo blocco dei rinnovi contrattuali e i conseguenti effetti disastrosi anche sui lavoratori del pubblico impiego.

Altri punti critici, la mancanza di scelte economiche che liberino il Paese dalla morsa della crisi economica, l'assenza di fondi necessari per gli ammortizzatori sociali e di un taglio drastico ai costi della politica. E ancora i problemi al sistema pensionistico, la mancanza di misure in favore dell'occupazione e la necessaria stabilizzazione dei precari. «La ripresa ci sarà quando verranno garantiti i diritti» ha spiegato Rudas. «Mancano le risposte su vertenze che anche nella nostra provincia attendono da troppo tempo. Il nostro è un territorio devastato dal punto di vista economico. Il problema principale è il lavoro. Ridicolo parlare di ripresa quando c'è un ulteriore calo dell'occupazione».

Per Gavino Carta, segretario generale della Cisl sassarese, «la legge si stabilità così come si configura è un elemento di ulteriore impoverimento per il territorio. La condizione economica è tragica e il livello di tassazione è destinato ad aumentare. Il governo e il dibattito parlamentare si devono concentrare su quelle che sono le emergenze che riguardano larghissime fasce della popolazione».

In piazza anche Giuseppe Macciocu, segretario generale della Uil sassarese: «La Sardegna risente di questa crisi nazionale che si cerca di tamponare con la ricetta sbagliata. Se non si rimettono in moto i consumi non avremo la crescita del Pil e non uscriremo da questa recessione. Ridiano l'indicizzazione ai pensionati e riapriano i contratti così che anche il lavoratore possa riavere quei liquidi che servono al consumo interno».
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