«Prematuro pensare agli schieramenti ma siamo pronti per governare la Regione»: Gavino Sale accenna alle elezioni regionali nel corso della presentazione della festa dei dieci anni di iRS. L'intervista al leader Gavino Sale
SASSARI - In dieci anni non sono mancate le battaglie sul piano ambientale, energetico e tra le ultime anche il problema dei trasporti nell'isola. L'iRS, il partito indipendentista guidato da Gavino Sale fa un primo bilancio a tre giorni dalla festa che celebrerà il decennale. «Siamo contenti che il concetto di sovranità ormai stia dilagando e diventando patrimonio politico di movimenti e partiti» ha esordito Sale nella conferenza stampa di questa mattina nella sala Angioy della Provincia.
«Soddisfatti di questo processo. In dieci anni abbiamo cambiato i connotati politici e la coscienza del popolo sardo. Oggi il tema centrale è sovranità e indipendenza e il dibattito attuale verte su questa proposta». Un salto di qualità per il leader del partito secondo cui il passaggio da autonomia a sovranità è ormai maturo. Sale ha anche accennato alle elezioni regionali spiegando che è «prematuro pensare agli schieramenti ma siamo pronti per governare la Regione». Idee chiare sul concetto di sovranità: «Su questo abbiamo articolato il programma in quattro punti: sovranità energetica, fiscale, agroalimentare, linguistico-culturale. Penso che in questa fase di transizione, dall'autonomia verso l'indipendenza, il concetto di sovranità possa amministrare la transizione e cioè sperimentare e impadronirsi di questi quattro segmenti che sono fondamentali per l'economia e il destino della Sardegna».
Concetti chiave di cui si parlerà anche lunedì 29 luglio in una tavola rotonda organizzata a Tissi all'Ex Ma', in occasione dei dieci anni del partito. L'incontro dal tema "Lo sviluppo locale e nuove sovranità. Quale goevrno per la Sardegna?" vedrà anche la partecipazione dell'antropologo Placido Cherchi, del giornalista e blogger Vito Biolchini, del presidente dell'Isde Sardegna Vincenzo Migaleddu e di Gavino Sale. A seguire il concerto di Beppe Dettori, dei Nasodoble e un saluto musicale di Vinicio Capossela.
Nella foto: la conferenza stampa
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